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Fiducia nei governi in caduta libera in tutto il mondo

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ROMA (WSI) – Il Barometro Edelman 2014 sulla fiducia, pubblicato in coincidenza con l’inizio del World Economic Forum di Davos e realizzato intervistando 27.000 persone provenienti da 27 paesi diversi, ha dimostrato che c’è un divario sempre più marcato tra la fiducia nei confronti del governo e quella nei confronti delle imprese.

La fiducia nel governo è inferiore al 50% in 22 dei 27 paesi presi in analisi, dice il rapporto riportato dall’emittente CNBC.

In particolare, livelli particolarmente bassi di fiducia sono stati riscontrati in Europa occidentale, specialmente in Spagna (14%), Italia (18%) e Francia (20%). In totale, la fiducia nel governo è scesa dai 48 punti percentuali del 2013 al 44% di quest’anno, mentre la fiducia nei leader delle aziende è rimasta stabile al 58%.

Il motivo per cui c’è questo gap tra la fiducia verso il governo e quella verso le imprese, è che, a differenza dei politici, le aziende hanno dimostrato di aver messo in atto dei cambiamenti, in termini di migliori prodotti e di nuova leadership.

Il rapporto annuale, quindi, ha mostrato che il 79% degli intervistati ritiene che i governi non dovrebbero lavorare da soli durante l’impostazione della politica. La maggioranza degli intervistati poi ritiene che le imprese siano in grado di perseguire il proprio tornaconto, pur facendo, allo stesso tempo, un ottimo lavoro per la società. Il 74%, inoltre, crede che le aziende dovrebbero essere coinvolte nella formulazione normativa dei settori energetici e in quelli alimentari.

In genere è il governo ad essere chiamato a dare vita al cambiamento ma, agli occhi degli intervistati non è stato in grado o non è stato disposto a farlo. La gente, invece, crede che le imprese abbiano la capacità di innovare in un modo in cui il governo non è in grado di fare. Inoltre tutti i problemi e le preoccupazioni che hanno preso piede in questi anni hanno fatto crescere nelle persone la voglia di una maggiore regolamentazione in diversi settori, tra cui i servizi finanziari, l’energia, il cibo e le bevande.