Economia

Finanza in crescita tra geopolitica e tech

Il dinamismo degli Usa e le sfide dell’Europa sui mercati finanziari alla vigilia delle presidenziali americane, i trend tecnologici dominati dagli sviluppi dell’AI, l’evoluzione infrastrutturale di mercato che prelude a una nuova fase nella digitalizzazione dei servizi bancari. Questi sono i principali temi al centro della ‘Fall Conference 2024’ di ottobre organizzata da Assiom Forex.
Il rischio di divergenza tra le due sponde dell’Atlantico è evidente: i tassi di crescita dell’economia e degli investimenti pongono seri dubbi sulla sostenibilità dell’attuale modello europeo, come illustrato alla Commissione Ue dall’ex presidente Bce Mario Draghi. Senza dimenticare che la frammentazione del mercato unico impedisce alle imprese innovative che raggiungono la fase di crescita di fare il salto di scala nell’Ue. Il divario significativo nel finanziamento per lo scale-up rispetto agli Usa è spesso attribuito ad un mercato dei capitali di dimensioni minori e a un settore di venture capital meno sviluppato.

Le opportunità dell’intelligenza artificiale.

E poi la grande scommessa, quella sull’AI. Nonostante tutto, le prospettive per i campi di applicazione sono enormi anche in Europa, come illustreranno gli speaker che interverranno all’evento in rappresentanza di alcuni dei maggiori player tecnologici. L’idea è condividere le prospettive degli operatori di mercato, per comprendere come si riflette nella loro esperienza la disparità Usa-Europa, come le imprese europee vivono le applicazioni di AI e cosa potrebbe aiutarci a colmare il divario. Nella costruzione del programma ci sarà spazio anche per riflessioni ulteriori e più ampie; si parlerà ad esempio dell’evoluzione delle infrastrutture di mercato, soffermandosi in particolare sulle opportunità e i rischi per la crescita collegati alla possibile diffusione delle blockchain nei sistemi interbancari di pagamento e regolamento. Per questi sviluppi tecnologici occorre saper gestire i potenziali impatti sistemici connessi alla loro natura globale, come ben evidenziato questa estate dal crash “Crowdstrike”, che per alcune ore ha paralizzato i trasporti in tutto il mondo.
“Il tema dell’AI rimane tra quelli dominanti per il ciclo delle nuove tecnologie, in cui accesso ai dati e potenza di calcolo sono elementi chiave per competere. Non si tratta di un tema dell’ultim’ora, ma quello che bisogna capire è se gli straordinari progressi a cui stiamo assistendo possano sostenere una nuova fase di incremento della produttività, con ricadute positive per la crescita, in particolare nel settore dei servizi, ma anche attraverso il prevedibile affermarsi di nuovi attori e modelli di business. Allo sviluppo tecnologico sono strettamente collegati il discorso dell’autonomia strategica e le riflessioni in corso a livello comunitario sulla scala necessaria per tutelare e promuovere gli interessi europei sullo scacchiere globale”, ha rimarcato Andrea Prampolini, co-responsabile della Commissione Fintech & Digitalization di Assiom Forex.

Le ricadute geopolitiche.

Rimane sullo sfondo la valenza geopolitica di questi temi, mentre a Pechino va in scena il forum sui servizi finanziari del Swift International Banker’s Operation Seminar, che ha l’obiettivo di promuovere la comunicazione tra Cina e istituzioni finanziarie internazionali, favorendo la trasformazione digitale e migliorando il contributo allo sviluppo dell’industria finanziaria globale. Nonostante la recente crisi, il totale degli asset finanziari cinesi ha superato i 27.700 miliardi di dollari, contribuendo per circa la metà al totale del Paese, mentre il valore aggiunto della produzione della sua industria finanziaria rappresenta un quinto del suo Pil.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di ottobre del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti.