Roma (WSI) – Il 15 febbraio il mondo non finirà, ma di certo gli astronomi, e forse non solo loro, seguiranno con un po’ di apprensione il passaggio di 2012 DA14. Si tratta di un asteroide dal diametro di circa 50 metri e 130.000 tonnellate di peso che di fatto sfiorerà la Terra avvicinandosi come non mai al nostro pianeta. 2012 DA14 raggiungerà la minima distanza alle 20,25 ora italiana.
Secondo le previsioni passerà così vicino alla superficie da attraversare il cosiddetto anello satellitare: la zona a 36 km di altezza dove orbitano migliaia di satelliti geostazionari, quelli per le telecomunicazioni o Gps che restano fissi sullo stesso punto dalla superficie, e non si può escludere che ne centri qualcuno. E’ la quota alla quale sono posizionati i satelliti artificiali per mantenere una posizione fissa rispetto alla Terra.
”L’oggetto – osserva l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope – durante il massimo avvicinamento, passerà a 35.000 chilometri dal nostro pianeta”. ”Ovviamente – rileva l’esperto – non vi sarà alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta, ma si tratta di un passaggio quasi epocale perché è raro che un asteroide passi così vicino alla Terra, circa un decimo della distanza lunare, basti pensare che i satelliti geostazionari, come Meteosat sono più lontani, si trovano a 36.000 chilometri di distanza”.
“Sarà una occasione ghiotta per astronomi e appassionati perché l’oggetto”, prosegue Masi, ”si vedrà benissimo dall’Italia anche con un piccolo binocolo nelle prima fasi di avvicinamento e nelle fasi successive con telescopi amatoriali anche modesti di 60 millimetri di diametro”.