La fine della pandemia potrebbe essere vicina. Indicazioni in questa direzione arrivano dal CEO di Moderna Stephane Bancel, che ritiene “ragionevole” uno scenario del genere. Lo ha confermato durante in un’intervista alla CNBC, spiegando che “c’è una probabilità dell’80% che le nuove varianti siano meno virulente di Omicron”.
Al di là della virulenza del virus, il numero uno di Moderna è convinto, “che questo virus non se ne andrà completamente, resterà come l’influenza e dovremmo conviverci“. A gennaio, la società Usa ha annunciato di aver avviato una sperimentazione clinica per studiare la sicurezza e l’efficacia di un richiamo del vaccino anti-Covid che prenda di mira specificamente la variante Omicron.
Fine pandemia: cautela dall’OMS
Ma non tutti sono così ottimisti come il numero uno di Moderna sulla fine della pandemia. A gennaio, il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha avvertito che è pericoloso presumere che la pandemia sia alle ultime battute. “Non è affatto finita” ha tuonato, avvertendo che probabilmente emergeranno nuove varianti man mano che Omicron si diffonderà rapidamente in tutto il mondo. Analoga cautela è arrivata dal consulente della Casa Bianca sul COVID, Anthony Fauci, secondo cui è ancora una “questione aperta” il fatto che la variante omicron segnerà l’ondata finale della pandemia.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, negli ultimi 7 giorni ci sono stati 15,47 milioni di nuovi casi segnalati in tutto il mondo e 73.162 decessi.
Titolo Moderna perde colpi
Nel frattempo Moderna ha iniziato il nuovo anno sotto pressione. Da gennaio, il titolo ha lasciato sul terreno il 35%. E ora si muove poco sopra i minimi dell’anno, toccati il 14 febbraio, quando le azioni hanno chiuso a 142 dollari.
Le vendite di questo inizio 2022 d’anno hanno portato a -15% il salgo a un anno. Resta invece ampiamente positiva la performance a cinque anni (+712%).
Via ad accordo con Laboratorios Farmaceuticos Rovi
Oggi, intanto, la società di biotecnologie pioniera nelle terapie e nei vaccini a Rna messaggero (mRNA), e Laboratorios Farmaceuticos Rovi, società farmaceutica paneuropea specializzata e impegnata nella ricerca, sviluppo, produzione a contratto e commercializzazione di piccole molecole e specialità biologiche, hanno annunciato una collaborazione a lungo termine per aumentare le capacità di compounding, riempimento asettico, ispezione, etichettatura e confezionamento degli stabilimenti ROVI, situati a Madrid, San Sebastian de los Reyes e Alcala’ de Henares.
Questo accordo, che ha durata di dieci anni, include una serie di investimenti che dovrebbero consentire un aumento della capacità di produzione di ROVI a Madrid, in Spagna. Oltre a produrre il vaccino Covid-19 di Moderna, la piattaforma di ROVI potrebbe anche essere utilizzata per i futuri candidati al vaccino mRna di Moderna.