Si difende decisamente bene Fineco nonostante un periodo complesso per i mercati finanziari. Il 2018, infatti, si chiude con una raccolta pari a 6,2 miliardi di euro, +4% rispetto al 2017. Solo nel mese di dicembre la raccolta è stata di 797 milioni, di cui 223 milioni in guided products and services. Il mix della raccolta risulta coerente con il contesto più complesso rispetto allo scorso anno: la raccolta gestita ha raggiunto 2,3 miliardi, la raccolta amministrata si è attestata a 1,8 miliardi mentre la raccolta diretta è stata pari a 2,13 miliardi.
La raccolta da inizio anno tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 5,5 miliardi (+1% a/a). Il Patrimonio totale è pari a 69.333 milioni (+3% a/a). In particolare, il patrimonio totale riferibile alla clientela nel segmento Private Banking, ossia con asset superiori a € 500.000, si attesta a 25.830 milioni, in linea con il 2017. Si segnala che al 31 dicembre 2018 Fineco Asset Management gestisce masse per 10 miliardi, di cui 6 miliardi classi retail e circa 4 miliardi relativi a classi istituzionale.
Da inizio anno sono stati acquisiti 111.541 nuovi clienti (-3% a/a), di cui 6.866 nel solo mese di dicembre. Il numero dei clienti totali al 31 dicembre 2018 è di quasi 1.280.000, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda l’attività di brokerage, nel 2018 sono stati realizzati 25,9 milioni di ordini eseguiti, in linea con il 2017.
“Fineco chiude il 2018 registrando un nuovo record di raccolta”, esordisce Alessandro Foti (nella foto), amministratore delegato e direttore generale di Fineco. “Un dato particolarmente importante per due ragioni principali: in primo luogo perché abbiamo ancora una volta saputo conquistare la fiducia della clientela puntando sulla qualità dei nostri servizi, senza ricorrere a offerte commerciali aggressive. In secondo luogo perché questo risultato è stato ottenuto in un contesto di mercato particolarmente complesso. Un contesto nel quale i consulenti della nostra Rete hanno saputo far valere ancora di più la propria professionalità e guidare la clientela in una pianificazione che guardi al lungo periodo. Ragioni, queste, che ci permettono di guardare alle sfide del 2019 con ottimismo”.