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Fineco, il new normal è una crescita costante e solida

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Una crescita costante e solida, per una banca che si è ormai calata appieno nel new normal del post-Covid e che procede spedita verso il proprio futuro. Si potrebbe riassumere così il messaggio lanciato da FinecoBank nella conferenza stampa tenuta il 3 agosto, a seguito dell’approvazione da parte del CdA dei risultati ottenuti al 30 giugno 2021.

“Gli italiani stanno finalmente comprendendo l’importanza del porre attenzione alla gestione del risparmio – ha detto l’a.d. Alessandro Foti a margine dell’incontro – Dalle difficoltà, come quelle causate dalla pandemia, scaturiscono i cambiamenti più importanti ed è proprio quello che stiamo vedendo nell’accelerazione della consulenza finanziaria”.

I risultati del primo semestre

Fineco ha annunciato di avere chiuso il primo semestre 2021 con un utile netto record pari a 184,6 milioni di euro, superiore del 2% rispetto al primo semestre 2020 (che era stato il miglior risultato di sempre), nonostante i maggiori contributi sistemici (-7,7 milioni rispetto a -0,9 milioni nel primo semestre 2020).

Nel semestre in esame i ricavi sono saliti del 3% a 403,5 milioni, trainati dall’Investing (+22,7%) grazie al crescente contributo di Fineco Asset Management, alla crescita dei volumi del risparmio gestito e ai maggiori margini netti sul gestito. Il margine finanziario si è attestato a 147,9 milioni, in rialzo dello 0,6% rispetto ai 147 milioni al 30 giugno 2020, grazie ai profitti dalla gestione della Tesoreria, che hanno più che controbilanciato la flessione del margine d’interesse causata principalmente dalla discesa dei tassi d’interesse di mercato.
Le commissioni nette al 30 giugno 2021 sono, invece, state pari a 214,3 milioni e hanno evidenziato un incremento del 10,2% rispetto ai 194,5 milioni al 30 giugno 2020.

L’analisi dei risultati

“Siamo molto soddisfatti dei risultati del primo semestre dell’anno, che confermano un punto di svolta per la banca e la sua capacità di crescere in tutti i contesti di mercato. Il costante miglioramento della nostra rete di consulenza e le iniziative messe in atto in questi sei mesi sono il frutto di una strategia mirata a soddisfare anche le più sofisticate esigenze finanziarie della clientela.
I dati di raccolta evidenziano una forte accelerazione del risparmio gestito, un trend che ci aspettiamo proseguirà nei prossimi anni, anche grazie al contributo sempre più consistente di Fineco Asset Management.
Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo proseguito nella continua innovazione della nostra offerta di prodotti e servizi, restando fedeli ai nostri principi di trasparenza, efficienza e sostenibilità, che da sempre ci caratterizzano. Questo ci ha permesso di entrare in una nuova dimensione di crescita, facendo leva su quei trend strutturali, quali digitalizzazione e forte richiesta di consulenza, che sono alla base del nostro sviluppo e che ci fanno guardare con ottimismo al futuro. Oggi siamo in una condizione di nuova normalità e abbiamo rafforzato i risultati raggiunti in un contesto complicato come quello del 2020”, ha commentato Foti.

Il futuro della consulenza finanziaria

“Sicuramente Fineco ha sempre rappresentato un elemento di innovazione – ha proseguito il manager della banca – Ci siamo sempre caratterizzati per questo, e indubbiamente ci sentiamo degli apripista sul concetto di abbinare la tecnologia con la componente umana. Questo rappresenterà un elemento chiave nel trasformare l’industria finanziaria.
Gli italiani oggi stanno finalmente comprendendo che la gestione del risparmio è un fattore importante a cui porre attenzione, poi di sicuro la combinazione tra tassi basi e crescita dell’inflazione sta veramente aprendo gli occhi a tantissimi. Come sempre le difficoltà, le necessità, emerse nell’emergenza, provocano i cambiamenti più importanti ed è quello che stiamo vedendo nell’attuale accelerazione della consulenza”.

Infine, Alessandro Foti ha detto la sua sul tema demografico che riguarda da vicino il mondo della consulenza finanziaria: “Nella prima parte dell’anno, oltre il 60% dei nuovi consulenti entrati a far parte di Fineco sono giovani – ha affermato il manager – Siamo molto attenti a investire su di loro. Hanno un livello di produttività chiaramente più basso nei primi anni, ma rappresentano il futuro dell’azienda, perché uno dei problemi della nostra industria è proprio quello dell’invecchiamento. Spesso si preferisce puntare sui ritorni di breve periodo, ma i giovani garantiscono vivacità e brillantezza oltre a un successo a lungo termine. Il nostro approccio non è sui risultati immediati ma sulla sostenibilità del modello di business nel tempo. Vogliamo, nel nostro piccolo, fare dell’Italia un Paese anche per giovani”.