Fink (Blackrock): “Risparmiatori ancora sotto-investiti in questa fase”
“Anche di fronte all’aumento dei tassi di infezione da Covid-19“, ci sarebbe ancora spazio verso il rialzo dei mercati. E, data questa prospettiva, “abbiamo la forte convinzione che il risparmiatore medio sia sotto-investito e che dovrebbero mettere al lavoro più denaro nei prossimi mesi e forse anche anni”.
Così Larry Fink, il presidente e ceo della maggiore società d’investimento al mondo, BlackRock. Una visione decisamente ottimista, dunque, anche se nei mesi scorsi l’aumento dei contagi, agli albori della prima ondata, aveva generato una fuga dai mercati tanto ampia quanto repentina.
Fink (Blackrock): i motivi per l’ottimismo
Il sostegno della Federal Reserve, ma anche l’arrivo sui mercati di nuovi investitori potrebbero essere i presupposti principali per i prossimi rialzi.
“Stiamo assistendo a una quantità record di partecipazione da parte di risparmiatori al dettaglio nel mercato”, ha detto Fink, facendo capire che non si tratta solo di principianti alle prese con le app di trading giornaliero.
“In generale, l’investitore medio sta investendo sempre più denaro, il che è un buon risultato”, ha dichiarato il ceo di BlackRock, “credo che la pandemia abbia effettivamente creato quella paura del futuro e una risposta è ora un più alto tasso di risparmio in America, un più alto tasso di investimento a lungo termine”.
Le affermazioni da parte del ceo di BlackRock si inseriscono in un panorama nel quale le azioni, per la verità, hanno già corso parecchio rispetto ai minimi toccati lo scorso 23 marzo.
Si tratta di una cavalcata del 60%, per il S&P 500, che con la seconda ondata di contagi ormai in atto potrebbe – secondo altri analisti – facilmente esaurirsi.
Di quest’ultimo parere è, ad esempio, Jeffrey Gundlach, investitore miliardario del DoubleLine Capital: “In realtà penso che possedere il 25% del portafoglio in oro, non sia una cosa folle in questo momento.
Né penso che possedere il 25% in liquidità sia pazzia”, ha dichiarato Gundlach nel corso di un’intervista. Due posizioni avverse al rischio, che traggono fondamento dalla prospettiva di nuove possibili correzioni dietro l’angolo.