Roma – La senatrice del PD compra padelle mentre ben tre uomini della sua scorta spingono il carrello. Sembrerebbe un momento simpatico della vita quotidiana di un politico. Fin qui insomma nulla di male. Se non fosse per il fatto che le guardie del corpo sono pagate con i soldi dello stato, cioe’ di noi contribuenti.
L’esponente di punta del partito di centro sinistra si e’ difesa dicendo che la scorta le e’ stata imposta.
La didascalia senza pieta’ del settimanale Chi, il primo a pubblicare la foto ‘incriminata’ recita: «Nel regno della casa low cost la senatrice del Pd acquista padelle antiaderenti e uno stendibiancheria. Consultandosi con i suoi bodyguard. Anna Finocchiaro, all’Ikea con tanto di sacca gialla, cerca tra gli scaffali, confrontando prezzi e consistenza delle pentole. In alto, con le guardie del corpo prima dell’uscita».
Il capogruppo del PD al Senato e’ stata presa in giro su Twitter, con gli utenti che hanno anche inventato l’hastag (ovvero il codice di argomento) #finocchiarovergogna.
C’e’ chi propone di toglierle la scorta e chi invece fa ironia, come Maurizio Mariani: “Ha la scorta per evitare gli elettori del PD. Posso capirla” o Felice Manti, che parla di “squadra mobili”.
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Sull’argomento e le critiche alla politica siciliana e’ intervenuto persino il vicedirettore di Rai2, Gianluigi Paragone: “La foto di Finocchiaro all’Ikea, che tratta gli uomini di scorta come inservienti, è un’offesa”.
Risponde cosi’, sempre su twitter, la diretta interessata: “Avere la scorta per me non è un piacere. Mi è stata imposta e nonostante ciò provo a fare una vita normale, anche da Ikea”. Ma la sua risposta non convince fino in fondo:
“Cara #finocchiarovergogna dillo a me se cerco di fare una vita normale nonostante non abbia una scorta ed un decente reddito”, ribatte Brigante Paolo.