Dal 3 novembre al 5 dicembre 2023 gli operatori del settore fintech potranno presentare richiesta di ammissione alla sandbox regolamentare. Lo hanno reso noto ieri con una nota congiunta Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), Banca d’Italia, Consob e Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni). Vediamo cos’è e la sandbox e come aderirvi.
Cos’è la sandbox regolamentare
La sandbox è uno spazio protetto in cui gli operatori del settore finanziario, bancario e assicurativo possono sperimentare i loro progetti e le loro innovazioni in ambito fintech. La sperimentazione avviene in dialogo costante con le autorità di vigilanza: Banca d’Italia, Consob e Ivass. La sandbox è stata introdotta dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 30 aprile 2021, n. 100, attuativo della delega prevista dal Decreto-Legge 30 aprile 2019, n. 34 (“Decreto Crescita”).
Il termine “sandbox” allude al recinto di sabbia: una struttura recintata contenente sabia che permette ai bambini di giocare in un ambiente controllato e sicuro. Il grande vantaggio dell’adesione consiste nel regime normativo semplificato transitorio. Il fine ultimo è innovare i settori bancario, finanziario e assicurativo, garantendo al contempo la tutela dei consumatori, la concorrenza e la stabilità finanziaria. Le sandbox sono già largamente impiegate all’estero, ad esempio nei paesi anglosassoni e nell’area dell’Asia e del Pacifico.
Chi può aderire
Possono fare domanda per prendere parte alla sandbox tra il 3 novembre e il 5 dicembre 2023 banche, società finanziarie e assicurazioni che stanno lavorando a prodotti o servizi innovativi nel settore fintech. Non vi sono limiti al numero di partecipanti. Tutti gli ammessi alla sandbox entreranno a far parte del registro ufficiale degli operatori fintech del Mef, che ad oggi conta 16 iscritti.