ROMA (WSI) – Rischio di un aumento IVA a partire dal 2018 e questo per “colpa” delle risorse necessarie a risolvere la grana degli esodati che ha creato l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero durante il governo dell’ex premier il professor Mario Monti e la manovra in arrivo targata Renzi. E’ quanto mette in risalto Il Giornale.
Partendo da Monti la riforma pensioni della Fornero che ha allungato l’età pensionabile per tutti ha creato il pasticcio degli esodati, coloro che sono rimasti senza pensione e senza lavoro e per cui si sono introdotte varie salvaguardia di cui l’ultima annunciata dal ministro Poletti, l’ottava nel 2017. Per un totale di risorse da spendere di 10 miliardi in dieci anni. Sempre l’ex premier Mario Monti ha inserito la possibilità di far scattare l’aumento Iva che finora è sempre slittato. Finora visto che sembra che a partire dal 2018 tale rischio si concretizzerà.
Se la legge di bilancio 2017 ha come misura più costosa proprio l’aumento delle accise e dell’Iva sia nell’aliquota agevolata – dal 10 al 13% – che in quella ordinaria – dal 22 al 14% – il problema è che il conto nel 2018 per aver scongiurato l’aumento Iva e delle accise salirà a 20 miliardi di euro. In tal modo diventerà sempre più difficile scongiurare l’aumento negli anni successivi considerato che tra l’altro la Commissione europea che nelle varie raccomandazioni ha chiesto di spostare il peso del fisco dalla produzione ai consumi e quindi proprio all’Iva.
Sicuramente il governo Renzi farà passare il mancato aumento Iva nel 2017 come il tanto annunciato taglio delle tasse ma dal 2018 ci potrebbe essere la batosta.