(9Colonne)- Bruxelles, 23 lug – La Commissione europea ha chiesto formalmente all’Austria e alla Germania di modificare la loro legislazione fiscale per quanto riguarda i pagamenti di dividendi in uscita ad imprese. Entrambi gli Stati membri tassano in modo più gravoso i dividendi versati ad imprese estere che non quelli versati ad imprese stabilite sul loro territorio. Le richieste sono presentate in forma di parere motivato, la seconda fase della procedura d’infrazione prevista dall’articolo 226 del trattato CE. Se le legislazioni nazionali rilevanti non vengono modificate per conformarsi al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. La Commissione ha altresì inviato ad Italia e a Finlandia richieste di informazioni in forma di lettere di costituzione in mora (prima fase della procedura d’infrazione prevista dall’articolo 226 del trattato CE) riguardanti le norme in vigore nei due paesi, in base alle quali i dividendi versati a fondi pensione esteri possono essere sottoposti ad un’imposizione più elevata rispetto ai dividendi versati a fondi pensione nazionali. Italia e Finlandia sono invitate a rispondere entro due mesi.
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