ROMA (WSI) – I datori di lavoro possono recuperare, in compensazione, tramite il modello F24, il credito d’imposta del Bonus Irpef erogato ai propri dipendenti. La compensazione non sconta i limiti ordinari come quello dell’importo massimo annuale di 700mila euro o quello del divieto di utilizzo in presenza di debiti iscritti a ruolo.
Sono alcune delle precisazioni contenute nella circolare n. 22/E di oggi, in cui l’Agenzia delle Entrate chiarisce come recuperare il Bonus Irpef e fornisce alcuni esempi su come compilare il modello F24 per il recupero del credito, dopo le modifiche introdotte in sede di conversione in legge del Decreto Irpef.
Dopo la conversione in legge del Dl n. 66 del 2014, i datori di lavoro, per poter recuperare il credito erogato ai lavoratori, dovranno utilizzare esclusivamente il modello F24 e potranno utilizzare l’importo corrispondente al credito in compensazione di qualsiasi importo a debito (anche in sezioni diverse dalla sezione dedicata allo Stato, come Inps, Regioni, Imu e altri tributi locali).
L’eventuale credito non utilizzato in compensazione potra’ essere utilizzato nei successivi versamenti effettuati tramite modello di pagamento F24. Sono comunque fatti salvi i comportamenti dei sostituti d’imposta che, prima dell’entrata in vigore della legge di conversione, abbiano recuperato il credito erogato ai lavoratori utilizzando il modello di pagamento F24.
Con la legge di conversione del Dl (Legge n. 89/2014) e’ stato previsto che gli enti pubblici e le amministrazioni dello Stato possono recuperare il credito d’imposta erogato ai lavoratori.
(Agenzie)