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Fisco: in 5 anni persi 1.040 euro di reddito

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ROMA (WSI) – Nel periodo 2007-2012 il reddito disponibile delle famiglie ha subito una perdita consistente, scendendo del 5,7% – circa 1.040 euro – a causa del peso delle tasse. Questa la conclusione di un’indagine sulle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti che si sono rivolti al Caf della Cisl nel 2012 basata su una banca dati di 2,7 milioni di dichiarazioni.

Secondo la Cisl la perdita di reddito è dovuta principalmente a tre fattori: l’aumento dell’imposta netta dovuto al drenaggio fiscale (fiscal drag); l’aumento dell’imposta netta per effetto della crescita della fiscalità locale (tramite l’aumento delle addizionali Irpef regionali e comunali), del mancato adeguamento delle detrazioni per lavoro dipendente e per pensioni e infine l’insufficiente crescita del reddito reale che non riesce a compensare l’aumento dell’imposta netta.

Fra le diverse imposte, in media è l’Irpef quella che incide maggiormente sul reddito delle famiglie fiscali (17,6%). Seguono l’Iva (8,7%) e l’Imu (poco meno dell’1%).

Sommando le tre imposte e rapportandole al reddito complessivo, l’andamento che assume il rapporto è a “U”: molto elevato per i redditi fino a 7.500 euro lordi annui (per effetto dell’Iva e, in misura minore, dell’Imu); raggiunge valori minimi (aliquota media attorno al 19-22%) fra i 7.500 e i 15.000 euro lordi annui di reddito; diventa di nuovo crescente, trascinato dall’Irpef, fino al 40% di aliquota media per i redditi più elevati (sopra i 150.000 euro). (Rainews)