Settimana di importanti scadenze per il fisco, quella in partenza oggi. Entro giovedì 16 dicembre va pagato il saldo dell’Imu. Due giorni prima, ovvero entro domani martedì 14 dicembre, tocca alla rottamazione ter e al saldo e stralcio, la cosiddetta “pace fiscale”.
Imu: all’appello 25 milioni di proprietari di immobili
Partiamo dall’IMU. Entro giovedì saranno saranno chiamati a pagare la seconda rata della tassa sulle seconde case oltre 25 milioni di italiano (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati). Complessivamente, lo Stato intascherà dai versamenti 9,7 miliardi di euro per l’Imu, pari ad un gettito complessivo annuo di 19,5 miliardi di euro.
Secondo il rapporto Imu 2021 elaborato dal Servizio Uil lavoro, coesione e territorio, il costo medio complessivo dell’Imu su una “seconda casa”, ubicata in un capoluogo di provincia, spiega Ivana Veronese – segretaria confederale Uil – sarà di 1.070 euro medi con punte di oltre 2mila euro nelle grandi città.
Il capoluogo di provincia dove l’Imu per una seconda casa a disposizione è più cara è Roma con 2.064 euro medi; a Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro. Valori più “contenuti”, invece, ad Asti con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro; a Sondrio con 674 euro.
In 16 Città è in vigore la ex addizionale della Tasi, per cui, in questi Comuni, le aliquote superano quella massima dell’Imu (10,6 per mille). In particolare, a Roma, Milano, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona e Verona l’aliquota è all’11,4 per mille; a Terni e Siena, all’11,2 per mille; a Lecce e Venezia all’11 per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille.
Altre 74 Città capoluogo, sempre sulle seconde case, applicano l’aliquota del 10,6 per mille, tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari. In 10 Città le aliquote sono sotto la soglia massima, tra cui, Gorizia, Pordenone, Ragusa, Udine, Belluno.
Pace fiscale: versamento unico per il 2021
Per la rottamazione ter e il saldo e stralcio, la cosiddetta pace fiscale, in scadenza domani, bisognerà pagare le rate 2020 e 2021 non pagate per vide dello stop deciso per la pandemia.
Per il 2021 il versamento sarà in unica soluzione (sono 4 le scadenze saldate da saldare). Niente rate stavolta. Il saldo, rispetto al precedente termine, è slittato di 14 giorni (5 di “tolleranza” più 9 di miniproroga decisa con il decreto fiscale).
In parlamento sono però molte le ‘spinte’ ad una riapertura della ‘pace’ che, secondo alcuni, dovrebbe ricomprendere anche chi saltasse quest’ultima scadenza. Si chiede anche, come Fi, una proroga ‘selettiva’. Ma c’è anche chi, come ad esempio la Lega attraverso Matteo Salvini, chiede di rottamare tutte le cartelle. L’argomento è comunque al centro dei lavori parlamentari sulla manovra, come ha assicurato di recente il viceministro all’Economia, Laura Castelli.