ROMA (WSI) – Il governo italiano sarebbe al lavoro per ridurre l’Irap per un valore complessivo stimato di 6,5 miliardi di euro attraverso una parziale esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile. E’ quanto risulta dalle dichiarazioni di ieri del premier, Matteo Renzi, durante un intervento a un’assemblea di Confindustria.
Se l’ipotesi dovesse tradursi in provvedimenti, gli analisti stimano effetti positivi sull’economia. Sulla questione sono intervenuti gli analisti di Equita. Secondo la sim milanese “la notizia sarebbe molto positiva per l’economia in generale grazie alla riduzione del costo effettivo del lavoro”.
Positive le conseguenze in termini di redditività sulle società quotate. Per Equita la sforbiciata pensata da Renzi si tradurrebbe “in un maggior utile per le società quotate del 2% circa”.
A trarre più benefici, invece, sarebbero quelle quotate che hanno più lavoro in Italia quindi le utilities e Telecom Italia. Vantaggi concreti anche per alcune banche come Monte dei Paschi e tutto il settore delle popolari.