Economia

Fisco, “valanga” cartelle verso lo stop: il piano allo studio del governo

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Oltre cinquanta milioni di cartelle esattoriali sono pronte a partire dopo la sospensione dei primi mesi della pandemia. Una valanga di avvisi da parte del Fisco che tolgono il sonno a famiglie e imprese, già alle prese con le mille difficoltà derivanti dalla crisi dal Covid-19.

Per questo il governo starebbe valutando l’introduzione di contributi a fondo perduto e un nuovo intervento fiscale per famiglie e imprese con rinvii per chi è più in difficoltà e sconti su sanzioni e interessi per i debiti col fisco accumulati nei mesi dell’emergenza.

“Occorre trattare le milioni di cartelle che si genereranno nel 2021, per posizioni maturate nel 2020 e in anni precedenti. Tali cartelle vanno gestite con un metodo straordinario, pensando che il Covid è stato, ed è, un evento straordinario e devastante.

Così ha affermato il viceministro dell’Economia, Laura Castelli sottolineando che risulta prioritario intervenire subito. A tal proposito il Governo starebbe lavorando ad un nuovo Decreto Ristori nel quale introdurre ulteriori misure per dare sostegno alle attività in difficoltà a causa dell’emergenza Covid.

Fisco, i piani del governo

In particolare si starebbe valutando di prorogare lo stop alle cartelle esattoriali pronte per l’invio fino al 28 di febbraio e in un secondo momento attuare un piano di gestione straordinaria per trattare le milioni di cartelle e avvisi in sospeso presso l’Agenzia delle Entrate. In particolare, una parte delle cartelle indirizzate ai contribuenti più fragili andrà rimandata, e una parte, per chi è nelle condizioni di poterlo fare, andrà trattata in bonis, ossia facendo pagare con uno sconto su sanzioni e interessi. Le misure potrebbero prendere forma nel decreto Ristori quinquies in dirittura d’arrivo e in cui potrebbe veder la luce anche la Rottamazione Quater inserendo i crediti iscritti a ruolo per il periodo che oscilla tra l’anno 2015 e sino al 2019, con un saldo e stralcio per le posizioni dei contribuenti in grave difficoltà economica.