SIENA (WSI) – Il caso Cipro e’ l’esempio dei “pericoli che comporta l’offerta di una risposta ad hoc alla crisi”. A dirlo e’ l’agenzia di rating Fitch, secondo la quale il modus operandi delle autorita’ europee aumenta il rischio di un contagio del sistema bancario intero dell’Eurozona.
“Un qualsiasi piano che preveda un prelievo forzoso dai conti”, si legge in una nota, “aumenta il rischio di contagio, perche’ crea un precedente pericoloso”.
Tassi & Congiuntura: in area Euro, malgrado il no del parlamento cipriota al prelievo forzoso sui depositi, ieri si è assistito ad un calo degli spread e ad un rialzo dei tassi governativi tedeschi. Complice del movimento l’attesa per la riunione della Fed e per la presentazione di un “piano B” da parte di Cipro. Secondo quanto riportato dal quotidiano greco, Kathimerini, il governo cipriota sta lavorando ad un piano che prevedrebbe una sorta di tassa di solidarietà pagata di contribuenti non attraverso i depositi. La Chiesa ortodossa, principale azionista della terza banca del paese, avrebbe inoltre messo a disposizione i suoi asset. Il nuovo piano sarà presentato ai partiti oggi e poi eventualmente passerà al vaglio del Parlamento.
Allo stesso tempo continuano i colloqui con le autorità russe. Oggi la Bce ha comunicato che manterrà in essere la linea di liquidità d’emergenza (la cosiddetta ELA) fino al prossimo 25 marzo, con l’intenzione di mantenerla in essere anche dopo tale data solo se sarà raggiunto un accordo in grado di assicurare la solvibilità delle banche. In Gran Bretagna il Cancelliere Osborne ieri ha presentato il bilancio del 2013 che tiene conto di un dimezzamento delle stime del Pil di quest’anno a 0,6% da 1,2%, così come la riduzione di quelle per i prossimi due anni.
Relativamente alla politica monetaria ha dichiarato che la Boe potrebbe aver bisogno di continuare ad utilizzare misure non convenzionali. Sul fronte macro, deludenti i dati preliminari di marzo sugli indici PMI di Francia e Germania. Oggi sono attese le emissioni sul medio lungo termine in Spagna fino a 4 Mld€ ed in Francia (compreso un nuovo titolo a due anni e tre titoli indicizzati all’inflazione) fino a 9,5Mld€.
Negli Usa tassi governativi a lungo termine in rialzo dopo la riunione della Fed che ha confermato la prosecuzione del piano di acquisto di bond, supportando soprattutto il mercato azionario e riportando il tasso decennale in prossimità dell’1,95%.
La Fed ha anche presentato l’aggiornamento delle proprie previsioni: riviste al ribasso le stime sul Pil per il 2013 ed il 2014, al contrario rivisto in senso migliorativo le aspettative sul mercato del lavoro, con riduzione del tasso di disoccupazione attese per entrambi gli anni citati. Inoltre, la gran parte dei membri Fed (13 su 19) hanno dichiarato di attendersi una movimentazione al rialzo del tasso di riferimento non prima del 2015. Il verbale dell’incontro in pubblicazione il 10 aprile, fornirà maggiori indicazioni sulle diverse opinioni dei membri Fed. Bernanke, nel corso della conferenza stampa ha preso atto del miglioramento del mercato del lavoro, aggiungendo però che occorreranno ulteriori mesi per valutarne la sostenibilità . Sul tema QE ha lasciato intendere che sarà modulato in base all’evoluzione dello scenario macro, lasciando aperta la possibilità tanto di un incremento quanto di una diminuzione in futuro.
Infine, sul tema Cipro, non ha manifestato preoccupazione per i potenziali effetti sull’economia Usa. Nel frattempo il Senato ha approvato il disegno di legge che consente di prorogare la scadenza dei piani di finanziamento pubblici dal prossimo 27 marzo alla fine dell’anno fiscale ossia a settembre. Il testo sarà oggi al voto alla Camera.
Valute: euro in lieve apprezzamento nella seduta di ieri con il cambio ritornato sopra quota 1,29 in attesa di una soluzione per il caso Cipro. Il rialzo avvenuto nel corso della sessione europea si è mantenuto intatto anche durante quella statunitense grazie alla conferma del piano Fed. In mattinata il cambio torna sotto 1,29 dopo gli indice PMI. Supporto principale a 1,2850 e prima resistenza in area 1,30. Yen in deprezzamento nella giornata di ieri sulla scia dell’andamento positivo dei listini mondiali. Durante la notte il restringimento del deficit commerciale ha spinto ad un lieve recupero della valuta nipponica.
Gli operatori sono in attesa del discorso che Kuroda, il nuovo governatore BoJ, terrà sulla politica monetaria in mattinata. Il cambio vs euro si trova, al momento, in prossimità della resistenza posta a 124/124,50. Da segnalare l’ apprezzamento della sterlina vs quasi tutte le principali valute dopo che i verbali dell’ultima riunione hanno evidenziato un atteggiamento più cauto su un eventuale aumento del piano di QE. Yuan poco sotto i massimi da 19 anni verso dollaro. Questa notte il dato preliminare relativo al Pmi manifatturiero HSBC di marzo ha evidenziato un rialzo rispetto a febbraio grazie all’accelerazione degli ordini e della produzione.
Commodity: dopo due giornate di ribasso ieri si è assistito ad un rimbalzo delle materie prime favorite da un clima più disteso sui mercati finanziari. Tra gli energetici, rialzi per Wti (+0,8%) e Brent (+1,2%), favoriti anche dall’inatteso calo delle scorte Usa. Giornata positiva anche per i metalli industriali, mentre i preziosi hanno registrato un andamento misto. In evidenza platino (+1,7%) e palladio (+3,1%). L’oro si colloca poco sopra i 1600$/oncia anche se l’ammontare di metallo detenuto dagli Etf mondiali è tornato a calare ieri. Infine tra gli agricoli in rialzo cacao (+2,5%) e grano (+1,9%), in calo il cotone (-2,2%).
Azionario: giornata di rimbalzo per i mercati europei sull’attesa di una soluzione per il caso Cipro. Tutti i principali listini hanno chiuso la seduta di ieri in guadagno, ad eccezione di quello britannico (-0,1%) penalizzato dal dimezzamento delle stime di crescita per il 2013 da parte del governo e dal calo dei titoli del settore materie prime. Anche a livello europeo tale comparto è risultato l’unico in negativo nella seduta di ieri. Da inizio anno tale settore risulta, infatti, essere il peggiore all’interno dello stoxx 600 con una perdita che supera il 10%.
I timori di un ulteriore rallentamento dell’economia cinese ed il calo dei prezzi delle materie prime avvenuto nell’ultimo mese possono essere visti come i fattori principali alla base di tale andamento negativo. Il Ftsemib è risultato ieri il miglior indice in Europa con un rialzo di oltre il 2% grazie a rialzi generalizzati nel settore bancario, tra cui spicca il +11,11% messo a segno da Banca Popolare di Milano dopo la presenta dei conti del 2012 e la decisione di trasformazione in S.p.a.
Mercati Usa in rialzo nella seduta di ieri favoriti dalla decisione Fed di mantenere l’attuale politica. L’indice Dow Jones ha registrato nel corso delle contrattazione un nuovo record, mentre l’indice S&P500 si è riavvicinato nuovamente ai massimi storici toccati nel 2007. In recupero soprattutto i settori che maggiormente beneficiano dei piani di buy back (consumi voluttuari) e di distribuzione dividendi (consumi di base). In forte recupero anche il settore dei costruttori immobiliari (+2,5%) grazie anche alla buona trimestrale di Lennar.
Sul fronte emergenti, lieve rialzo per l’indice MSCI EM (+0,1%), grazie soprattutto al buon andamento dell’aerea europea e sudamericana, ad eccezione del listino brasiliano (-0,6%) che si riposiziona sui minimi da inizio mese. In mattinata si è assistito ad un andamento misto tra cui spicca il secondo giorno consecutivo in rialzo per il listino cinese, favorito dai buoni dati marco, ed i nuovi massimi da settembre 2008 fatti registrare dall’’indice Nikkei..
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
BANCA CARIGE – L’aumento di capitale sarà il più contenuto possibile grazie alla cessione di alcuni asset. Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni del DG Ennio La Monica e da una nota del presidente Giovanni Berneschi che ha così precisato una sua precedente dichiarazione. Il valore delle compagnie assicurative che il gruppo metterà in vendita nell’ambito del piano di rafforzamento patrimoniale da 800 Mln€ è nel range 400-600 Mln€ a cui bisognerà però aggiungere avviamenti legati a eventuali accordi di banca assurance con i potenziali acquirenti.
BANCA POPOLARE DI MILANO – Con l’avvio del progetto di trasformazione in SpA e il rafforzamento patrimoniale da 500 Mln€ annunciato martedì, la banca accelera il processo di rilancio avviato a fine 2011 che gli consentirà di tornare a distribuire il dividendo.
ENI – L’interesse manifestato ieri da Gazprom per la quota del 50% di Eni nel campo Mamba in Mozambico sorprende l’AD Paolo Scaroni che, tuttavia, si dice disposto ad ascoltare il gruppo russo.
FONDIARIA-SAI – La società ha registrato una perdita pari a 799,6 Mln€ nel 2012. Sul risultato negativo hanno pesato la necessità di mettere mano alle riserve tecniche per 808 Mln€, la svalutazione di parte del portafoglio immobiliare per 294 Mln€, la svalutazione degli avviamenti per 260 Mln€ e gli impairment sui titoli in portafoglio che ha imposto rettifiche per 188 Mln€.
GENERALI – Banca Carige ha venduto nei primi mesi dell’anno l’intera quota dello 0,6% posseduta in Generali con una plusvalenza di circa 3-4 Mln€.
INTESA SANPAOLO – Intesa Sanpaolo Private Banking ha chiuso il 2012 con un utile netto di 142,2 Mln€, in crescita del 64,3% rispetto al 2011.
MONDADORI – La società ha chiuso il 2012 con una perdita netta consolidata di 167,3 Mln€, rispetto all’utile di 49,6 Mln€ dell’anno precedente, a causa del peso delle svalutazioni per impairment senza le quali il risultato netto sarebbe stato positivo per 12Mln€. Il nuovo AD Ernesto Mauri prevede di recuperare 40 Mln€ di Ebitda a regime grazie al lavoro sui periodici Italia del gruppo, mentre restano deboli i segnali sulla raccolta pubblicitaria, che nei primi due mesi dell’anno segna un calo del 13% circa.
PARMALAT – Il Cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,039€ per azione, dopo aver archiviato il 2012 con utile netto e ricavi in crescita.
SAIPEM – l’AD Umberto Vergine ha detto che il piano industriale annuale sarà presentato a Londra nella settimana che parte dal prossimo 21 aprile.
FEDEX – Il gruppo Usa della logistica ha registrato un utile netto di 1,23$ per azione nel terzo trimestre, che è terminato a fine febbraio, inferiore alle attese di 1,38$ per azione. La società ha inoltre ridotto le stime per l’intero anno fiscale, che termina a fine maggio, che vedono l’utile netto a 6-6,20$ per azione, contro i 6,60$ per azione calcolati in precedenza. Il gruppo ha avviato un processo di ristrutturazione da 1,7 Mld$ per adeguarsi alle nuove esigenze dei clienti, i quali stanno riducendo l’utilizzo dei servizi più veloci e costosi.
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