Crescita dimezzata per il Pil mondiale 2010. È il verdetto infausto dell’agenzia di rating Fitch, che ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita globale per prendere atto della pandemia di coronavirus.
L’agenzia Fitch ha tagliato a +1,3% le stime di crescita del Pil globale per il 2020, dal +2,5% previsto a dicembre e contro il +2,7% del 2019.
Non sfugge alla scure degli analisti dell’agenzia americana l‘Italia, che come sottolineano gli esperti, era “già debole prima dell’epidemia”: le previsioni per quest’anno indicano un calo del 2% a fronte del +0,4% previsto in precedenza.
Nel Global Economic Outlook di marzo Fitch sottolinea che le misure adottate per contrastare l’epidemia “avranno un profondo impatto nel breve termine, soprattutto nelle spese al consumo non essenziali”.
L’agenzia si aspetta una contrazione dell’economia dello 0,9% nel primo trimestre e del 2,4% nel secondo.
Comunque, nell’assunto che la crisi sanitaria si allenti nella seconda metà dell’anno, la crescita dovrebbe riprendere nel 2021 ma mano che l’attività torna alla normalità. Per l’anno prossima la stima è di un incremento del Pil dell’1,8%.
Pil mondiale dimezzato: in fumo 850 miliardi
Tornando allo scenario globale, gli esperti di Fitch fanno notare che: “la crisi sanitaria globale innescata dallo scoppio del coronavirus sta avendo un costo straordinariamente pesante per l’economia mondiale. Il livello del Pil sta cadendo e siamo sotto ogni aspetto in un territorio di recessione globale” si legge nel “Global Economic Outlook” trimestrale.
La revisione della crescita implica che il Pil mondiale sarà di 850 miliardi di dollari inferiore a quanto si prevedeva tre mesi fa, ma “si potrebbe facilmente verificare una palese contrazione del Pil se dovessero essere adottate misure di lockdown ancora più rigide in tutte le economie del G7′.
Per il 2021 l’agenzia si attende una ripresa a V con un rimbalzo della crescita mondiale a +3,3%. Più nel dettaglio sul 2020 Fitch prevede per l’Eurozona una contrazione del Pil dello 0,4% , seguita da +1,8% l’anno prossimo, per gli Usa la previsione ‘ di +1% (contro +2% a dicembre) seguita da +1,9% e per la Cina il pronostico è di +3,7% con un rimbalzo a +7,2% nel 2021.