La flat tax per attrarre in Italia i super-ricchi sembra stia funzionando. Sono circa 150 i Paperoni che hanno risposto, nel corso del primo anno, alla chiamata del fisco italiano, decidendo di trasferirsi in Italia per sfruttare gli incentivi fiscali nella forma di un’imposta sostituiva sui redditi prodotti all’estero.
“Sono principalmente persone che arrivano dal Regno Unito, dalla Svizzera, dalla Russia e dagli Stati Uniti, i soliti sospetti”, ha detto Fabrizio Pagani, Capo della Segreteria tecnica del Ministro dell’Economia e delle Finanze, in un’intervista a Bloomberg. “Ma ci sono anche norvegesi e alcuni olandesi. Non tutti lavorano nella finanza, molti ricchi sono collezionisti d’arte. Stiamo parlando in ogni caso di persone molto, molto ricche “.
Nel tentativo di attrarre capitali, lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha introdotto un’imposta forfettaria di 100mila euro per gli stranieri che intendono trasferire la loro residenza fiscale in Italia, indipendentemente dal reddito.
Un grimaldello che in molti hanno anche interpretato come leva per cercare di dirottare sulla Penisola, e in particolare su Milano, parte dei professionisti dagli stipendi a molti zeri che potranno esser costretti a lasciare Londra dopo il divorzio con Bruxelles in seguito alla Brexit. Il beneficio della tassa unica – da versare in una sola soluzione – si può estendere anche ai familiari, ai quali verrà applicato un forfait da 25mila euro.
L’obiettivo è anche quello di attirare ricchi stranieri per rilanciare l’economia con investimenti, consumi e nuovo capitale. L’Italia non è certo la prima ad aver offerte stimoli fiscali del genere. Il Portogallo per esempio ha avuto molto successo nell’attrarre gli stranieri più ricchi, offrendo loro vantaggi fiscali nel tentativo di sostenere le finanze pubbliche.