NEW YORK (WSI) – Stati Uniti e Paesi dell’Europa del Nord restano le mete favorite dei migranti in cerca di un futuro migliore. Qui – secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite – ben sintetizzato nella mappa sotto, la percentuale di migranti rappresenta una percentuale superiore al 10% dell’intera popolazione. L’Italia e’ invece tra i paesi la quota di stranieri e’ compresa tra il 5 e il 10%.
Oltre alle note destinazioni come Australia, Canada, Stati Uniti e Nord Europa, nuove calamite per gli immigrati sono diventati gli stati del Golfo Persico e anche il Kazakistan.
(Immagine: Onu, Fmi)
Dallo studio emerge inoltre che, sebbene la maggior parte dei migranti che si sposti per motivi umanitari scelga come destinazione finale della fuga i paesi limitrofi, una fetta sempre più ampia cerca del Nord dell’emisfero. Lo testimonia l’esodo di persone provenienti da Siria e altre parti devastate dalla guerra del Medio Oriente verso l’Europa.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, infine, il fenomeno migratorio ha subito una forte accelerazione nel 1990 così come il numero di persone che ha deciso di muoversi per motivi economici o umanitari è triplicato dal 1960. E la quota di immigrati istruiti è raddoppiato, aggravando il problema della “fuga dei cervelli” nei paesi più poveri.
