Washington – Le prospettive per una ripresa economica della Germania ci sono tutte, ma Berlino deve fare di più, deve guardare oltre i propri confini. Le riforme che deve adottare devono mirare a un bilanciamento delle differenze che caratterizzano i vari paesi dell’Eurozona, per sostenere l’uscita dell’intero Continente dalla crisi. In fondo, questo sarebbe un bene per la stessa Germania. Questo l’ultimo messaggio lanciato dal Fondo Monetario Internazionale per cercare di portare l’Europa il prima possibile fuori dalla crisi in corso.
“In Germania ci sono tutte le condizioni per un ripresa guidata dalla domanda interna”, a seguito di un rallentamento lo scorso anno. Ma il deterioramento della crisi in Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda, “potrebbe tramutarsi in conseguenze negative per il sistema economico tedesco, attraverso canali economici e finanziari”.
La Germania può e deve fare di più per ovviare a questi sbilanciamenti strutturali che caratterizzano l’Eurozona, secondo il Fondo Monetario Internazionale. Anche Berlino dovrebbe adottare tutta una serie di riforme.
Per anni infatti il boom tedesco ha trovato fondamento nelle esportazioni, rendendo l’economia dipendente dai consumi in quei paesi che ora sono in difficoltà. “Queste differenze e sbilanciamenti all’interno dell’Eurozona possono essere ridotti attraverso una serie di aggiustamenti nel sistema economico tedesco”.
Berlino dovrebbe “articolare più in dettaglio la visione comune dell’Unione monetaria, cambiata a seguito della crisi che ha colpito l’Area unica negli ultimi anni”.
Anche le banche tedesche sarebbero a rischio. “È importante assicurare che il rischio legato all’attività globale delle grandi banche sia capito, studiato e affrontato”.