NEW YORK (WSI) – Mentre in Siria la guerra per procura si infiamma, i mercati crollano sotto il peso del tonfo delle materie prime, e le banche centrali prendono strade inesplorate innervosendo gli operatori, il Fondo Monetario Internazionale deve aver approfittato della situazione per prendere una decisione quanto mai controversa.
La delibera dell’Fmi, studiata per venire incontro all’Ucraina in crisi, porterà a un ammorbidimento delle regole sui prestiti per quei paesi che non hanno la possibilità di ripianare i loro debiti. Così però si crea un precedente pericoloso, secondo la Russia. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, lo ha detto oggi ai giornalisti.
“Il precedente per noi è inaccettabile. Il motivo principale è che è molto pericoloso, perché così facendo si crea un precedente pericoloso. Di fatto si consente il non pagamento dei debiti sovrani”, ha detto Peskov, aggiungendo che la domanda da farsi allora è: “La prossima tappa quale sarà?”
Ovviamente il Cremlino è su tutte le furie per ragioni personali. La decisione dell’FMI è un attacco agli interessi della Russia in Ucraina, dal momento che serve ad aprire la strada a una serie di nuovi aiuti di emergenza per l’Ucraina. “Si legalizza il non pagamento dei debiti da parte del governo ucraino”, si lamenta il ministro russo delle Finanze, Anton Siluanov.
La Russia accusa il fondo di Washington di aver preso una decisione di parte. Sono state cambiate le regole in corsa per aiutare Kiev nel caso in cui l’esecutivo non sarà in grado di restituire i 3 miliardi di dollari chiesti in prestito a Mosca. La Grecia non ha certo avuto un simile trattamento di favore da parte della Troika.