NEW YORK (WSI) – Il rallentamento dei mercati emergenti, l’aumento dei tassi di interesse in USA, la crisi dei rifugiati in Europa e le conseguenze di un’economia molto più lenta in Cina avranno pesanti effetti sulla crescita globale al punto di arrivare al livello più basso dalla recessione del 2009. Sono le non proprio rosee previsioni della numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde e che verranno pubblicate la settimana prossima dal FMI. Previsto un tasso di crescita inferiore al 3,4% registrato nel 2014.
Parlando dalla sede dell’organizzazione a Washington, Lagarde ha aggiunto che “ci si aspetta una modesta accelerazione solo nel 2016”. Inoltre, alla certezza e volatilità dei mercati per le cause sopra elencate si aggiungono anche “i bassi prezzi delle materie prime – ha spiegato – che stanno creando problemi ad economie che si basano principalmente su queste risorse”.
Tuttavia, si è vista anche una leggera ripresa nei Paesi in via di sviluppo anche se compromessa in parte dal quinto anno di crescita di segno negativo per i Paesi emergenti.
Per Lagarde anche mercati che prima si pensava fossero diretti verso una crescita, anche se modesta, sono costretti a rimanere di segno negativo. “Perché la potenziale crescita è tenuta a freno da bassa produttività, popolazione che invecchia e l’eredità della crisi finanziaria”, aggiunge. Date queste condizioni Lagarde suggerisce alle economie avanzate di continuare a mantenere i loro piani di stimolo economico. Un chiaro suggerimento all’Europa.
(Cba)