WASHINGTON (WSI) – Scetticismo nel Fondo Monetario Internazionale e nell’Eurogruppo sui target finanziari della Grecia. La stessa presidente dell’FMI, Christine Lagarde nell’ambito degli incontri primaverili del Fondo in corso a Washington, parla di obiettivi di bilancio “altamente irrealistici”per la Grecia che tradotto in parole povere significa che il governo di Atene, nonostante abbia proposto le tanto discusse riforme, previdenziale e fiscale, non sarà capace di rispettare il target di bilancio come previsto dal programma di aiuti per 86 miliardi di dollari lanciato l’estate scorsa dai partner europei.
“Siamo sempre stati coerenti nel dire che gli obiettivi sono stabilità e sovranità della Grecia. Ma serve che i numeri (da raggiungere) siano realistici e le misure (da adottare) siano sostenibili. Ciò vale anche per la scadenza e il costo del debito.Non succederà. (…) il debito pubblico è insostenibile e dunque va ristrutturato (cosa “che non presuppone necessariamente un haircut). E’ irrealistico che l’avanzo primario pari al 3,5% del Pil possa essere mantenuto per decenni”.
Secondo la Lagarde l’obiettivo del 3,5% del prodotto interno lordo “sarà raggiungibile nel breve termine con sforzi eroici – dico davvero eroici – da parte della Grecia e del popolo greco”.
“L’ultima cosa di cui la Grecia ha bisogno sono ritardi. Serve muoversi in fretta (…) Siamo comunque aperti a vedere quali misure addizionali le autorità stanno proponendo”.
E i partner europei? Non sembrano certamente disposti a modificare i target per la Grecia previsti al 2018 ma aprono comunque alla possibilità di una modifica di quelli a lungo termine, anche se la “flessibilità non è un opzione”. Considerazioni queste che derivano dalle parole di Jeroen Dijsselbloem, ministro delle Finanze olandese e presidente dell’Eurogruppo:
“Dobbiamo avere un dibattito politico su come gestire quell’incertezza. Non ha senso essere in disaccordo su qualcosa che per definizione è incerta”.