ROMA (WSI) – Per la prima volta un esponente della troika, il trittico di creditori internazionali, parla espressamente dell’uscita della Grecia dall’area euro. L’uscita della Grecia dall’Euro “è una possibilità ”, secondo la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale. Ma il numero uno della Commissione europea, Jean Claude Juncker, appare più ottimista e sottolinea che “troveremo una soluzione nei prossimi giorni o nelle prossime settimane”.
Il segretario al Tesoro Jack Lew afferma poi, in occasione del meeting del G7 in corso a Dresda, che è possibile che il 5 giugno non sia la vera scadenza per la Grecia, lasciando intendere una possibile apertura degli Usa a uno slittamento delle scadenzxe. D’altronde sia il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che l’omologo Yanis Varoufakis sembrano essere d’accordo sul fatto che la vera data di scadenza per giungere a un accordo è il 30 giugno.
Arriva al termine di una giornata fitta di appuntamenti macroeconomici e istituzionali – focus anche sul Pil Usa e sull’incontro Angela Merkel-David Cameron – la nota di Moody’s, anticipata dal Financial Times. Moody’s afferma che “un’uscita della Grecia dall’euro non è una conseguenza inevitabile del default. La decisione su una separazione sarebbe un atto politico”.
Schaeuble sembra smorzare i toni, affermando che, sebbene i leader europei possano avere “opinioni diverse rispetto a quelle delle autorità greche”, tutti condividono la stessa responsabilità nei confronti dell’Europa. Sottolinea di non avere “problemi di carattere personale con il collega” (Yanis Varoufakis), ma che il suo rapporto con l’omologo greco “non è certo un matrimonio d’amore”.
Sembra anche liquidare la questione greca il ministro, dal momento che afferma che si è parlato della Grecia solo “per pochi minuti”, mentre si è affrontata molto la questione del finanziamento al terrorismo. Schaeuble ha anche detto che le monete virtuali sono fonte di preoccupazione
Di certo gli Stati Uniti, per voce del segretario al Tesoro Jack Lew, invitano le controparti a giungere a un accordo, mentre il vice premier greco vede nell’assenza di “volontà politica” il motivo di un’intesa mancata.
In un’intervista alla Faz, Christine Lagarde, dice che è “molto improbabile” arrivare ad un accordo finale nei prossimi giorni. Motivo per cui il numero uno dell’istituto di Washington non se la sente di escludere l’epilogo più temuto della trattativa in corso tra creditori e governo greco per evitare il default di Atene. In ogni caso, l’uscita di Atene dall’eurozona “non vorrebbe dire la fine dell’euro”.
Intanto, procede il confronto. Si sarebbe svolta per un’ora una teleconferenza tra il premier greco, Alexis Tsipras, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ed il presidente francese, Francois Hollande, secondo quanto riferito dai media greci.
Ottimismo, invece, dal fronte politico italiano, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si dice “fiducioso che, sulla base di quanto costruito, anche le difficoltà della Grecia – che altri Paesi europei hanno attraversato- potranno essere superate”.
(DaC-Lna)