ROMA (WSI) – Il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato di aver rivisto al ribasso le stime sulla crescita globale del 2015 al 3,3%. La motivazione risiede nell’attività economica del Nord America, che si è confermata più debole delle attese, in occasione del primo trimestre.
L’outlook è stato tagliato rispetto a quello di aprile, quando l’istituzione di Washington guidata da Cristine Lagarde aveva atteso un rialzo del pil +3,5%.
Altri fattori che hanno inciso sulla revisione al ribasso sono stati la ripresa dei prezzi del petrolio, la crescita dei tassi dei bond e la debole inflazione, come scritto nel World Economic Outlook.
“I prezzi del petrolio sono saliti più delle attese nel corso del secondo trimestre del 2015, riflettendo la domanda più alta e le attese secondo cui lacrescita della produzione petrolifera negli Usa rallenterà rispetto a quanto precedentemente atteso”, si legge nel rapporto dell’Fmi.
“Detto questo, il prezzo medio del petrolio atteso per il 2015 – $59 al barile – è in linea con le previsioni del World Economic Outlook dell’aprile del 2015, con l’attesa di un rialzo lieve per il 2016 e successivamente”.
Invariata la previsione sull’Italia: in questo caso l’Fmi prevede una crescita del Pil +0,7% nel 2015% e dell’1,2% nel 2016.
Per l’area euro atteso un rialzo dell’1,5 per cento quest’anno e dell’1,7 per cento nel 2016, con il 2015 invariato rispetto ad aprile e il 2016 rivisto al rialzo di 0,1 punti.
Riguardo alla Germania, il Fondo prevede +1,6 per cento quest’anno e più 1,7 per cento nel 2016, sulla Francia 1,2 e 1,7 per cento. Sulla Spagna più 3,1 per cento nel 2015 e più 2,5 per cento nel 2016.
(in fase di scrittura)