L’industria del risparmio gestito accelera nel mese di novembre. La raccolta netta è stata positiva di 3,6 miliardi, ben al di sopra rispetto rispetto al miliardo incassato a ottobre.
Lo rende noto Assogestioni sottolineando che la raccolta delle gestioni collettive è pari a circa 1,6 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio totalizzano quasi 2,1 miliardi di euro.
A guidare la raccolta dei fondi a lungo termine (+2,3 miliardi) sono i fondi obbligazionari (+942 milioni), seguiti dai bilanciati (+697 milioni) e dagli azionari (+643 milioni).
Il patrimonio gestito si mantiene sopra quota 2.280 miliardi. Le masse investite nelle gestioni collettive sono pari a 1.116 miliardi (il 49% del totale), mentre quelle delle gestioni di portafoglio si attestano a 1.163 miliardi (il 51% del totale).
Il bilancio del sistema da inizio anno è positivo con sottoscrizioni nette che ammontano a 63,2 miliardi.
Da sottolineare l’effetto dell’ingresso, a inizio anno, di circa 53 miliardi di euro nel perimetro del risparmio gestito a seguito di un’operazione di carattere straordinario posta in essere all’interno del gruppo Poste Italiane e consistente nel conferimento alla Sgr di gruppo di un mandato istituzionale per la gestione del patrimonio di BancoPosta.
Le vendite nette dei fondi aperti raggiungono gli 1,2 miliardi di euro sotto la spinta dei fondi di lungo termine (+2,4 miliardi).
I risparmiatori italiani indirizzano le proprie preferenze verso i prodotti Obbligazionari (+942 milioni), i Bilanciati (+697 milioni), gli Azionari (+643 milioni) e i flessibili (+246 milioni).