A maggio il ritorno dell’inflazione ha favorito gli investimenti tipicamente “protettivi” nei confronti dell’aumento dei prezzi. Non a caso, i fondi comuni focalizzati sui metalli preziosi hanno recuperato terreno nelle performance da inizio anno e registrando i migliori guadagni a maggio. E’ quanto emerge dal confronto fra le diverse categorie di fondi elaborato da FIDArating.
“Dalle analisi mensili emerge la persistenza dell’allungo dei metalli preziosi, che tornano positivi da inizio anno, grazie al rally di argento e soprattutto oro”, ha commentato la società nel suo rapporto, basato i suoi dati sulle performance di 46.424 fondi e Sicav, di cui oltre 20mila autorizzati e distribuiti anche per la clientela italiana.
“I migliori fondi del mese, che coincidono quasi perfettamente con la top ten azionaria, sono focalizzati quasi esclusivamente sull’oro e marginalmente sul centro ed est Europa”.
“Le altre politiche di successo nel mese sono incentrate su aree geografiche, ed in particolare le economie emergenti dell’Europa dell’Est. Bene anche i BRIC, ad esclusione della Cina che rimane sulla parità. L’Italia rappresenta un ulteriore fattore di successo”.
“La classifica dei fondi obbligazionari premia le emissioni in valuta locale dei mercati emergenti, in particolare le classi coperte dal rischio di cambio. Per quanto riguarda i ritorno assoluto, le strategie vincenti sono quelle legate all’elevata volatilità, con politiche incentrate su BRIC e Italia”, ha proseguito FIDArating.
“Le analisi sull’anno corrente vedono proseguire il recupero delle energie tradizionali, fortemente penalizzate lo scorso anno. Con la ripresa della produzione mondiale anche i metalli industriali e le risorse stanno avendo beneficio. Austria, Italia e Regno Unito figurano tra le migliori specializzazioni geografiche, anche grazie alle società a ridotta capitalizzazione di borsa”.
Fondi comuni, quelli penalizzati a maggio
Sul versante opposto, quello delle categorie di fondi più penalizzati a maggio spiccano i fondi azionari tematici focalizzati sulle biotecnologie, i fondi imperniati sull’azionario della Malesia e sulle telecom. Si tratta di categorie più o meno esposte al settore tecnologico, che nel 2021 ha perso smalto rispetto allo scorso anno.