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Fondi pensione: se investono in economia tasse al 12,5%

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ROMA (WSI) – Si cambia: l’aliquota sui rendimenti dei fondi pensione sarà ridotta al 12,5%, mentre per le casse di previdenza sarà abbassata al 20%, rispetto a quanto previsto dalla manovra finanziaria.

Il vantaggio fiscale sarà valido solo per la quota di “investimenti” nel medio-lungo periodo. In pratica l’aumento al 20% e 26% sui redditi annunciato ci sarà, ma saranno salvi dall’incremento gli investimenti nell’economia reale.

Lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità, messo a punto durante una riunione tra governo e maggioranza e che dovrebbe essere votato dalla commissione Bilancio del Senato e che corregge in parte le novità introdotte dalla manovra circa l’innalzamento dell’aliquota al 20% per i fondi pensione e al 26% per le Casse.

Tra le altre novità emerse dagli emendamenti alla manovra, le imprese senza dipendenti che non possono godere della deduzione integrale del costo del lavoro, vedranno probabilmente l’aliquota base Irap rimanere ferma nel 2015 al 3,5%. A prevederlo è un emendamento che quindi correggerebbe la manovra che alzava l’aliquota base al 3,9%.

Per bilanciare il taglio dell’Irap sul costo del lavoro di cui esse non avrebbero beneficiato e per compensare l’aumento dell’aliquota base dal 3,5% al 3,9% previsti dalla manovra, si pensa a un credito d’imposta del 10%.

Secondo la relazione tecnica che accompagna l’emendamento, il credito d’imposta costa in termini di gettito 163 milioni di euro dal 2016.

Sarebbe questa la soluzione individuata in una riunione di governo e maggioranza in vista della seduta della commissione Bilancio del Senato.

(DaC)