I fondi azionari focalizzati sul comparto energetico e quelli dedicati al settore finanziario sono saliti sul podio delle categorie più performanti nei primi tre mesi del 2021.
E’ quanto emerge dall’analisi della società torinese Fida Rating, basata sull’osservazione di oltre 46mila strumenti classificati sulla base di aspetti qualitativi e quantitativi.
Sul versante opposto, hanno sofferto maggiormente in questo primo trimestre i fondi comuni dedicati all’azionario turco, a quello brasiliano e ai metalli preziosi.
L’Osservatorio Trimestrale ha mostrato risultati complessivamente positivi per i mercati azionari, sia per quanto riguarda gli indici a specializzazione geografica (in testa Taiwan con +17,5%), sia a livello settoriale, con ai primi posti le energie tradizionali, la finanza, le risorse naturali, i beni e servizi industriali e l’immobiliare (trend da cui risultano esclusi solo i metalli preziosi e più in generale le categorie coperte in euro, penalizzate dall’indebolimento della moneta unica).
Dopo Taiwan è stato il mercato Usa quello che ha registrato i migliori guadagni, con una lieve sovraperformance delle mid e small cap e delle società value. Bene anche Singapore, Thailandia e Corea, che complessivamente hanno trainato il sud-est asiatico con risultati medi apprezzabili.
Il quadro è stato in chiaroscuro, invece, per il mercato obbligazionario: “il ranking appare equamente ripartito tra variazioni positive e negative, con una distribuzione molto lineare ed equilibrata, che spazia dal +9% dei convertibili Asia Pacifico al -4,5% dei mercati emergenti coperti in euro”, ha commentato l’analista di Fida, Monica Zerbinati, “High yield e short term rappresentano fattori di successo. Nel complesso, la svalutazione dell’euro contribuisce in misura rilevante a disegnare le classifiche”.