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Fondi speculativi hanno acquistato sul panico Fukushima/Libia

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Roma – Nello stesso momento in cui gli investitori globali stavano smobilizzando le proprie posizioni la scorsa settimana, terrorizzati dai problemi alla centrale nucleare di Fukushima e dall’escalation della tensione in Libia, gli hedge fund aumentavano le proprie posizioni sui mercati.

Forse avevano già capito che l’impatto delle tensioni geopolitiche e del cataclisma in Giappone avrebbe avuto alla fine poca vita. E in effetti sembra esserci un relativo ottimismo sui mercati, nonostante i cigni neri che si sono abbattuti ultimamente sui mercati.

Certo, la seduta di oggi, a parte la parentesi asiatica e di Tokyo, non si sta mostrando particolarmente confortante. La stessa Wall Street registra un andamento piuttosto indeciso. Ma è anche vero che dopo i rialzi di ieri che hanno portato il Dow Jones a superare quota 12.000, le prese di profitto possono essere considerate un fenomeno fisiologico.

Dal grafico dell’analista Carter Worth, di Oppenheimer, si nota inoltre che il sell off della scorsa settimana è stato molto simile a quello dei due precedenti che si sono verificati la scorsa estate, e che sono duranti dal tocco del minimo al raggiungimento del massimo 17 giorni circa.