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Fondo sovrano della Norvegia: rendimenti alle stelle grazie alle azioni

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Rendimenti alle stelle per il fondo sovrano della Norvegia, che ha guadagnato circa 100 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno. Lo ha annunciato la Banca della Norvegia, spiegando che fondo ha visto il suo valore salire a 11.673 miliardi di corone (1.117 miliardi di euro) alla fine di giugno. Risultati dunque di tutto rispetto che si devono soprattutto all’andamento dei mercati azionari dopo la crisi provocata dal Covid-19.

Fondo sovrano Norvegia: rendimenti al 9,4% grazie alle azioni

Nel dettaglio, nel primo semestre il fondo norvegese ha mostrato un rendimento del 9,4%, ovvero un guadagno di 990 miliardi di corone (94,7 miliardi di euro), grazie soprattutto ai suoi asset azionari, che rappresentano il 72,4% del suo portafoglio e hanno avuto un apprezzamento complessivo del 13,7%.
La performance è stata sostenuta soprattutto dall’andamento dei comparti energia e finanze, seguiti dai titoli tecnologici e del settore sanità.

Giù gli obbligazionari, bene gli immobiliari

Sul fronte obbligazionario (25,1% del portafoglio), si è registrato invece una perdita di valore del 2%, mentre gli investimenti immobiliari (2,4% del portafoglio) hanno avuto un apprezzamento del 4,6%.

Il fondo ha una nuova categoria di investimenti, ancora marginale, nei progetti di energie rinnovabili non quotati in Borsa, che hanno avuto un rendimento negativo dell’1,9%.

Fondo sovrano della Norvegia: la storia

Il fondo sovrano norvegese è stato fondato negli anni Novanta. A fronte anche di una popolazione sempre più anziana, il governo decise di istituire un Fondo (“Oil Fund”) nel quale riversare il surplus dei ricavi petroliferi, con investimenti a lungo termine ma utilizzabili in situazioni di necessità.

Fino al ’97 si comprarono esclusivamente bond governativi, ma da quella data l’esecutivo decise di destinare il 40% agli investimenti nei titoli azionari.

Il primo gennaio 1998 fu pertanto costituita la Norges Bank Investment Management per gestire il fondo assieme al Ministero delle Finanze.

A fine 2020, il fondo risultava nel capitale di circa 8.800 aziende e controllava circa l’1,5% della capitalizzazione di Borsa a livello mondiale.