ROMA (WSI) – Si apre una spaccatura nel movimento dei Forconi. Si staccano Sicilia e Veneto, guidate da Mariano Ferro e Lucio Chiavegato. Dicono no alla manifestazione a Piazza del Popolo a Roma di mercoledì prossimo e si dissociano dal terzo leader del movimento 9 dicembre, Danilo Calvani, che ribatte: la manifestazione si farà, gli altri forse vogliono fondare un partito.
Ferro: no a Piazza del Popolo, temiamo infiltrazioni di destra
Il primo a dissociarsi è stato Mariano Ferro, leader dei Forconi siciliani, che boccia la manifestazione di Piazza del Popolo, a Roma, in programma il 18 dicembre e annuncia: noi non ci saremo: il suo timore, ha spiegato, è che arrivino inflitrati “da una destra che ci vuole strumentalizzare”. Secondo Ferro, la protesta deve continuare ma non a Piazza del Popolo: “Vogliamo fare pressione al governo in maniera pacifica, nei territori”
Chiavegato: ci dissociamo da Danilo Calvani
La maggior parte dei comitati del 9 dicembre – spiega un altro dei leader, Lucio Chiavegato di Life Veneto – “dice no a Piazza del Popolo. Noi ci dissociamo anche da Danilo Calvani perché i suoi discorsi non ci vanno. La protesta deve rimanere sul piano democratico e se qualcuno vuole alimentare pensieri strani noi prendiamo le distanze”. Calvani: credo che Ferro e i suoi pensino ad un partito Lo ha dichiarato Calvani ribadendo che “noi non abbiamo un programma politico, la nostra è un’operazione per togliere un tumore, per cui non c’è nessuna trattativa”. Da Facebook conferma che la manifestazione ci sarà e che lui sarà in piazza. Ferro: apertura con il governo Mariano Ferro ha fatto sapere di essere stato “contattato dal sottosegretario ai Lavori Pubblici, Rocco Girlanda. Ma finora non gli ho mai parlato”. Poi ha aggiunto: se il governo ha delle soluzioni, le dia. Sulla rottura con Calvani commenta così: “Se pensa che abbia fondato un partito, è fuori, spero che dietro di lui non ci siano parti politiche non rassicuranti”.
Chi sono i separatisti
Oltre ai Forconi siciliani di Mariano Ferro e a Life Veneto di Chiavegato anche Azione rurale Verona e gli autotrasportatori dell’Aitras non parteciperanno alla manifestazione di protesta Roma ma proseguiranno l’organizzazione dei presidi in tutta Italia. Nella nota in cui si dissociano da Calvani e Baldarelli compaiono tutti i loro nomi: Lucio Amedeo Chiavegato, Renzo Erbisti, Eugenio Rigodanzo, Giorgio Bissoli, Mariano Ferro, Giovanni Zanon, Giovanni Di Ruvo, Gaetano Montico, Augusto Zaccardelli. Si dissociano anche da tutta la campagna sul web.
Il prefetto di Roma: no alla tendopoli in Piazza del Popolo
E’ stato chiaro il prefetto Giuseppe Pecoraro che ha definito “inopportuno” un possibile accampamento a oltranza a piazza del Popolo in vista del presidio dei Forconi previsto per mercoledì. Ha anche commentato la possibilità di un corteo, in concomitanza con quello dei Forconi, organizzato dai movimenti per la casa: “Mi auguro fino all’ultimo che ci sia un preavviso e un accordo. Staremo a vedere e valuteremo nei prossimi giorni”. Anche Marino contrario all’accampamento “Non ammettiamo l’idea che ci possa essere un accampamento nella città – ha detto il sindaco – manifestazioni sì, accampamenti no”, ha detto il sindaco della capitale.
Letta ammonisce “chi liscia il pelo” ai Forconi
“A chi liscia il pelo alle proteste di questi giorni – ha detto il premier all’assemblea del PD – ricordo chi sono i capi, gente che sta da un’altra parte rispetto ai valori che noi stiamo cercando di rendere forti in Italia, perchè la battaglia all’antisemitismo è una delle più grosse da fare per andare avanti e che con Casa Pound noi non abbiamo niente a che fare”. Replica il leader di Casa Pound Gianluca Iannone: scopriamo da Letta di essere a capo del movimento del 9 dicembre, è un chiaro modo per screditare le proteste
Salvini: in confronto ai criminali di Bruxelles sono dei lord
“Dobbiamo ammazzare il mostro perché a Bruxelles sono dei criminali in giacca e cravatta – ha detto Matteo Salcvini dal Lingotto di Torino – in confronto i Forconi sono dei lord. Penso che a marzo ci sara una grande manifestazione a Bruxelles”. Vicenza: chiusa la tangenziale Dal mattino la tangenziale sud, come già nei giorni scorsi, è chiusa nel tratto tra Vicenza Ovest e Campedello. La chiusura per tutta la settimana ha comportato forti disagi nella circolazione ordinaria. Continuano presidi e volantinaggi in tantissime città d’Italia, da Mestre ad Aosta. (Rainews)