Ford taglierà quasi 4 mila posti di lavoro in tutta Europa, di cui 1.300 nel Regno Unito, nei prossimi tre anni, nell’ambito di un piano per reinventare il marchio e concentrarsi su una gamma più ridotta di veicoli elettrici.
La casa automobilistica statunitense ha dichiarato di voler eliminare 3.800 posti di lavoro nel settore dello sviluppo prodotti e dell’amministrazione in Europa, adducendo l’aumento dei costi e la necessità di accelerare il passaggio dal motore a combustione interna ai veicoli elettrici come fattori preponderanti. Nel dettaglio, saranno tagliati circa 2.300 posti di lavoro in Germania, 1.300 nel Regno Unito e 200 nel resto d’Europa. Ford ha dichiarato che entro il 2025 saranno eliminati 2.800 ruoli di ingegnere e circa 1.000 posti di lavoro nei team amministrativi, di marketing, di vendita e di distribuzione in tutta Europa.
Il futuro di Ford
La ristrutturazione aprirà la strada a un futuro redditizio, dice l’azienda e le consentirà di competere con i marchi automobilistici rivali in Europa. La perdita di posti di lavoro creerà una “struttura dei costi più snella e competitiva” per l’azienda e contribuirà alla transizione verso un portafoglio di prodotti più piccoli, più mirati e sempre più elettrici, ha dichiarato l’azienda.
Ford intende mantenere in Europa 3.400 ingegneri che si baseranno sulla tecnologia di base fornita dalle loro controparti statunitensi e la adatteranno ai clienti europei, secondo quanto dichiarato da Martin Sander, direttore generale dell’operazione europea di veicoli elettrici (EV) di Ford e responsabile dell’attività tedesca.
“C’è molto meno lavoro da fare sulle trasmissioni che abbandonano i motori a combustione. Ci stiamo muovendo in un mondo con meno piattaforme globali, dove è necessario un minore lavoro di ingegneria. È per questo che dobbiamo fare degli aggiustamenti”.
Fit for 55: zero emissioni di anidride carbonica per le nuove auto e i nuovi furgoni nel 2035
Nel frattempo il Parlamento europeo ha approvato i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri nuovi, parte del pacchetto “Fit for 55“.
Il 14 luglio 2021, nell’ambito del pacchetto “Fit for 55”, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per la revisione degli standard di prestazione in materia di emissioni di anidride carbonica per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri nuovi. La proposta mira a contribuire agli obiettivi climatici dell’Ue per il 2030 e il 2050, a fornire benefici ai cittadini e a stimolare l’innovazione nelle tecnologie a emissioni zero.
Oggi, con 340 voti a favore, 279 contrari e 21 astensioni, gli eurodeputati hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio sulla revisione degli standard di prestazione in materia di emissioni di anidride carbonica per le autovetture e i furgoni nuovi, in linea con le maggiori ambizioni climatiche dell’Ue.
La nuova normativa stabilisce il percorso verso l’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica per le nuove autovetture e i veicoli commerciali leggeri nel 2035. Gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni per il 2030 sono fissati al 55% per le automobili e al 50% per i furgoni.
I costruttori responsabili di piccoli volumi di produzione in un anno solare (da 1.000 a 10.000 nuove autovetture o da 1.000 a 22.000 nuovi furgoni) possono ottenere una deroga fino alla fine del 2035 (quelli che immatricolano meno di 1.000 nuovi veicoli all’anno continuano a essere esentati). Ogni due anni, a partire dalla fine del 2025, la Commissione pubblicherà una relazione per valutare i progressi verso una mobilità stradale a zero emissioni. Il relatore Jan Huitema (Renew, NL) ha dichiarato:
“Questo regolamento incoraggia la produzione di veicoli a zero e basse emissioni. Contiene una revisione ambiziosa degli obiettivi per il 2030 e un obiettivo a zero emissioni per il 2035, fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questi obiettivi creano chiarezza per l’industria automobilistica e stimolano l’innovazione e gli investimenti delle case automobilistiche. L’acquisto e la guida di auto a emissioni zero diventeranno più economici per i consumatori e il mercato dell’usato emergerà più rapidamente. Questo rende la guida sostenibile accessibile a tutti”.
Dopo il voto finale in plenaria, il testo dovrà ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio, prima di essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue.