Economia 14 giorni fa

Forum di Davos, i potenti del mondo da lunedì 20 in Svizzera

Si scaldano i motori per la 55esima edizione del World Economic Forum, presso Davos in Svizzera, in programma da lunedì 20 gennaio a venerdì 24 gennaio 2025.

Una quattro giorni che vedrà riuniti i potenti del mondo, circa 3.000 leader provenienti da 130 Paesi, a partire dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il vicepremier cinese Ding Xuexiang, il presidente argentino Javier Milei, quello israeliano Isaac Herzog, il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa e il ministro degli esteri de facto del nuovo governo siriano Asaad Hassan al-Shaybani. In arrivo anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il cui insediamento ufficiale è previsto proprio per il 20 gennaio, interverrà il 23 gennaio da remoto.

Global Risks Report del WEF 2025

Secondo il consueto sondaggio del WEF pubblicato alla vigilia del Forum di Davos, gli specialisti del rischio hanno individuato i maggiori rischi globali per il 2025. E tra i principali figurano i conflitti armati, le condizioni meteorologiche estreme e la disinformazione.

Quasi un quarto (23%) degli intervistati nel “Global Risks Report” del WEF ha classificato i conflitti armati su base statale come la preoccupazione più urgente per il 2025. Per il secondo anno consecutivo, la disinformazione e l’informazione sono state citate come rischi principali su un orizzonte temporale di due anni, mentre le preoccupazioni ambientali come gli eventi meteorologici estremi, la perdita di biodiversità e il collasso degli ecosistemi hanno dominato la classifica dei rischi su 10 anni.

Gli eventi meteorologici estremi, che comprendono ondate di calore, tornado e inondazioni, hanno occupato un posto di rilievo tra i rischi a breve e a lungo termine. La crisi climatica sta rendendo difatti i fenomeni meteorologici estremi più frequenti e più intensi, responsabili anche dei recenti incendi a Los Angeles.

“Le crescenti tensioni geopolitiche, la frattura della fiducia globale e la crisi climatica stanno mettendo a dura prova il sistema globale come mai prima d’ora”, ha dichiarato Mirek Dušek, direttore generale del WEF, in un comunicato.

“In un mondo segnato da divisioni sempre più profonde e rischi a cascata, i leader globali hanno una scelta: promuovere la collaborazione e la resilienza o affrontare un’instabilità crescente. La posta in gioco non è mai stata così alta”, ha dichiarato Dušek.

La collaborazione è la ricetta per la stabilità

“Mentre le divisioni si acuiscono e la frammentazione ridisegna gli scenari geopolitici ed economici, la necessità di una cooperazione globale efficace non è mai stata così urgente” si legge nel report secondo cui “tuttavia, con il 64% degli esperti che prevede un ordine globale frammentato e caratterizzato dalla competizione tra medie e grandi potenze, il multilateralismo si trova ad affrontare tensioni notevoli”.

Tuttavia, ripiegarsi su se stessi non è una soluzione praticabile. Il decennio che ci attende rappresenta un momento cruciale per i leader, che dovranno gestire rischi complessi e tra loro interconnessi, affrontando i limiti delle strutture di governance esistenti. Per evitare una spirale di instabilità – e ricostruire invece la fiducia, migliorare la resilienza e garantire un futuro sostenibile e inclusivo per tutti – le nazioni dovrebbero dare priorità al dialogo, rafforzare i legami internazionali e favorire le condizioni per una rinnovata collaborazione.