Milano – “Nessuno dovrebbe lamentarsi del recente downgrade del rating del fondo ESM/EFSF; è arrivato dopo gli avvertimenti lanciati dalle agenzie di rating…la Francia è il problema centrale in Europa. Ha bisogno di un nuovo modello di business”. Parola di Michael Huther, direttore della società di ricerca tedesca Cologne Institute for Economic Research “IW”.
Non solo l’Economist, dunque: aumenta in Europa lo scetticismo per l’economia francese che sta sostituendo l’Italia nella posizione di economia ultimamente nel mirino dei media. Lo scorso 20 novembre S&P ha strappato alla Francia la tripla AAA, mentre qualche giorno dopo S&P ha minacciato le banche francesi.. Ignorate le parole di Parigi, che strepitava affermando di essere diversa dall’Italia.
Attenzione, però, la differenza con l’Italia è decisamente notevole, visto che quando i media misero in evidenza tutta la precarietà dell’Italia, la speculazione si abbattè contro i BTP con una violenza che Parigi al momento non può neanche immaginare.
Detto questo, è indicativo come anche la Germania inizi a mettere in evidenza le crepe della Francia, con cui Merkel, ai tempi in cui era presidente Nicolas Sarkozy, aveva stretto un sodalizio tale da meritarsi l’appellativo di “Merkozy”.
In questa situazione, Berlino non può però neanche fare troppo la superba e permettersi di dare troppi giudizi. “Considerato il carico finanziario che la Germania deve accollarsi, il peggio della crisi del debito probabilmente deve ancora arrivare…la Banca centrale europea al momento sta effettuando un prestito ponte a favore della Grecia, che sta danneggiando la sua credibilità”, ha commentato Kai Carstensen, responsabile del dipartimento di analisi e sondaggi del ciclo di business presso l’Ifo Institure for Economic Research. .
E’ bene, se vuole conservare la sua poltrona, che Angela Merkel faccia subito qualcosa per dipanare i dubbi sull’economia tedesca, visto che le elezioni del 2013 sono ormai alle porte.
