PARIGI (WSI) – Non usa mezzi termini il numero uno dei servizi segreti francesi , Patrick Calvar che nel corso di una riunione davanti alla Commissione d’inchiesta parlamentare sugli attentati di Parigi del 13 novembre dello scorso anno che hanno colpito al cuore l’Europa per mano dei terroristi dell’Isis, lancia l’allarme: “La Francia è a rischio di una guerra civile”.
Un’espressione – secondo quanto riferisce l’Express – che getta il paese in allarme. Calvar usò quello stesso termine, “guerra civile” già lo scorso 10 maggio, evocando forti rischi di uno scontro tra differenti movimenti estremisti d’Oltralpe.
Il Paese è attualmente sorvegliato speciale perché proprio in questi giorni si stanno svolgendo gli Europei di Calcio 2016, indicati come possibili obiettivi di nuovi e sanguinari attacchi degli jihadisti per questo le forze di sicurezza sono dispiegate in massa su tutto il territorio nazionale. Ma il Paese è agitato anche e soprattutto per la recente riforma del lavoro che ha dato vita a manifestazioni di protesta con “violenze assolutamente inaccettabili” come ha sottolineato anche il ministro dell’Interno Bernard Cazeneveu, avvertendo che altri episodi di violenza non saranno più tollerati.
Ma l’allarme che lancia il capo dei servizi segreti francesi non ha precedenti e mette sotto osservazione l’ultra destra che è stata poco considerata dalle autorità e dal governo centrale, concentrato più sull’aumento del rischio islamista soprattutto negli ultimi anni sfociato in attacchi sanguinari.
“L’estremismo è in crescita in tutto il mondo e noi, i servizi interni, stiamo cercando di spostare le risorse per interessarci dell’ultra-destra in attesa di uno scontro e penso che avrà luogo. Ancora uno o due attentati e accadrà. Spetta a noi anticiparlo e bloccare tutti quei gruppi che, in un momento o in un altro, innescano scontri tra comunità”.