PARIGI (WSI) – I tassi storicamente bassi evidentemente non sono giudicati sufficienti dalle autorità francesi e il governo ha deciso di fare ancora meglio e di non versare più interessi.
La Francia non è la Finlandia o la Svizzera, ma ha preso comunque la decisione di collocare debito a 5 anni a un tasso negativo. Significa che gli investitori sono pronti a perdere soldi facendo un prestito alla seconda economia dell’area euro.
Sono disposti a farlo perché non ci sono tanti altre alternative e lidi sicuri in giro. Persino i tassi dei bond societari – nel caso specifico del gruppo elvetico Nestlé – sono diventati negativi negli ultimi tempi di crisi e incertezza sul futuro dell’area euro.
Parigi avrà in prestito e poi riconsegnerà denaro essattamente alla stessa somma. Non un centisimo tornerà indietro agli investitori per aver prestato 8 miliardi di euro. È una prima assoluta: si tratta infatti dei rendimenti più bassi di sempre nel paese.
Da diversi mesi gli interessi stanno scendendo ed è una buona notizia per la Francia e l’area euro. Un po’ meno per gli investitori, che in teoria prestano soldi per farsi dei soldi e non per perderli.
È un segnale che il paese non va troppo bene. Se ci fosse crescita i tassi sarebbero più alti.
Ai livelli attuali la Francia emette debito allo 0,65% per i titoli sovrani a 10 anni (febbraio 2015). Il paese va male, ma il ministro delle Finanze Michel Sapin spera che la crescita si riprenderà e si attesterà all’1% nell’anno in corso.
La Francia potrebbe anche creare lavoro da quest’anno. Ma molto dipenderà dal contesto esterno e i difficili negoziati sul debito greco potrebbero innervosire mercato e investitori nell’economia reale.
Se l’emissione di circa 8 miliardi di euro di debito a 5 anni avrà interessi zero, sulla scadenza a 10 anni saranno collocati 1-2 miliardi di euro allo 0,10%. Insomma, i tassi scendono sempre più giù.
Gli investitori hanno tempo fino al 23 febbraio 2015 per prestare denaro alla Francia per 5 anni e non ricevere nulla in cambio.
(DaC)