ROMA (WSI) – Le politiche monetarie risultano essere ancora le principali protagoniste. Ieri, il discorso della Yellen, nuovo presidente della Federal Reserve ed oggi l’inflation report ed il discorso di Carney, governatore della Bank of England.
Fed e la nuova guida
Janet Yellen ieri ha tenuto il proprio discorso di fronte alla Camera, senza sorprendere nessuna aspettativa. La presidente della Federal Reserve, da sempre fedele a Bernanke, ha confermato che la strada della politica monetaria americana sarĂ dettata dalla continuitĂ e che si continuerĂ a procedere con la diminuzione graduale del piano di acquisti di asset, cominciato a fine dicembre.
Si è parlato anche della situazione occupazionale americana, che rimane ancora debole, e l’avvicinamento alla soglia di disoccupazione fissata al 6.5% dall’amministrazione dell’istituto centrale non riflette la condizione di piena occupazione che deve essere ricercata e raggiunta, in linea con il proprio mandato di politica monetaria. Questo sta a significare che gli aiuti resteranno all’interno dell’economia per un tempo ancora da stimare ma che sicuramente non andrà ad anticipare l’estate e che, procedendo gradualmente con il tapering, è possibile che la liquidità non sterilizzata possa sostenere nuovamente i listini, in preparazione di quella che giocoforza dovrà essere una correzione molto importante che potrebbe portare all’inversione definitiva del trend (ancora lontana a nostro parere, come analizzato negli scorsi giorni e settimane, se ricordate).
Bank of England: revisione della forward guidance?
Siamo sinceri, ha sorpreso anche noi il miglioramento in così poco tempo del tasso di disoccupazione inglese, che si è avvicinato alla soglia di attenzione curata dalla BoE prima di poter procedere con un aumento dei tassi (siamo passati da una media di 7.8% mantenutasi dalla fine del 2012 a quest’estate al 7.1%, ad un decimo di punto percentuale dal 7% curato).
E crediamo, visto il rapporto tra indicatori economici e questo livello di disoccupazione, che questa discesa abbia sorpreso anche lo stesso Carney, che nei giorni scorsi ha già cominciato a mettere le mani avanti comunicando che la situazione economica della Gran Bretagna è in miglioramento, ma che la situazione del mercato del lavoro non è ancora soddisfacente. Questo può significare una rivisitazione a ribasso del threshold al 6.5%? Oppure potrebbe far decidere all’istituto centrale di comunicare ufficialmente di voler osservare nuovi indicatori prima di prendere qualsiasi decisione sui tassi di interesse?
Crediamo che la prima opzione potrebbe essere percorribile attualmente, ma, nel caso, ci si potrebbe non limitare alla comunicazione di un nuovo livello di attenzione andando a comunicare l’intenzione di prestare attenzioni anche ad altri fattori dell’economia e si cercherà di passare il messaggio che i tassi di interesse non si alzeranno presto, cercando di evitare apprezzamenti poco desiderati della sterlina, cosa che comunque crediamo difficile da evitare nel momento in cui il mercato dovesse avere la certezza che tutto rimarrà come adesso, con il piano di QE ancora lontano dall’essere dismesso. Seguiremo insieme il mercato alle ore 11.30, potete collegarvi utilizzando questo link: http://ow.ly/txmYM
QUADRO TECNICO
EurUsd: grafico a 4 ore dove è possibile assistere a prezzi che si stanno mantenendo sopra la media a 21 che, in caso di superamento di area 1.3665 potrebbe lasciare spazio a tentativi di risalita verso i massimi di ieri ed in estensione verso l’area compresa tra 1.3700 e 1.3720 (dove i prezzi si potrebbero fermare da un momento all’altro). Un superamento a ribasso di 1.36 ¼ potrebbe portare a tentativi di discesa sotto 1.3610, che se dovessero avvenire potrebbero lasciare spazio a verso puntate a 1.3575.
UsdJpy: il mercato è stato molto volatile ieri in occasione della pubblicazione del discorso della Yellen sul sito della Fed prima che ella andasse a pronunciarlo di fronte alla Camera. Abbiamo avuto tentativi di discesa alternati a tentativi di risalita che però ci hanno confermato sue importanti aree da curare per la giornata di oggi. Si tratta di 102.60/75 e di 102.00, due livelli che se rotti potrebbero lasciare spazio ad importanti movimenti. Andando ad analizzare anche un grafico a 4 ore crediamo che la scelta migliore sia quella di curare la prima area citata come resistenza, sulla quale pensare ad acquisti di yen con strategia difensive che potrebbero appunto prevedere la decisione di girarsi lunghi se il mercato dovesse superare area 102.80. esattamente 100 punti più in basso di questo livello l’area da curare per pensare a rotture verso 101.30.
EurJpy: situazione tecnica non facile per l’EurJpy che può essere curato sulle due aree passanti attorno a 139.10 ed a 140.35. Sul primo livello è possibile pensare delle potenziali rotture per estensioni nell’ordine dei 30 punti, che se superati potrebbero lasciare spazio a tentativi di discesa verso 138.1/4, mentre se dovessimo assistere al raggiungimento del secondo livello, l’idea è quella di comportarci come su UsdJpy, tenendo conto che un superamento di area 140.60 potrebbe lasciare spazio ad una rivalutazione dell’euro, verso 141.30.
GbpUsd: definire la sterlina volatile stamattina sembra un eufemismo. Dopo un tentativo di risalita essa è stata pesantemente venduta, in difesa di quello che sembra essere davvero un importante livello di attenzione, passante tra 1.64 ¾ e 1.6485. Se dovessimo assistere ad un suo superamento, potremmo attenderci forte nervosismo fino a che i prezzi non dovessero superare area 1.6535, ultimo baluardo prima di pensare ad estensioni importanti del pound. Se dovessimo rivedere i prezzi verso 1.6390 essa potrebbe rappresentare una buona area sulla quale pensare di poter valutare acquisti di sterlina per ritorni verso 1.6440 ed eventualmente verso i massimi di ieri.
AudUsd: continua la ripresa del dollaro australiano, con la media a 21 oraria che sta funzionando da supporto dinamico, così come quella a 4 ore. Possibile curare area 0.9085 per pensare ad estensioni rialziste verso area 0.9130 (buon livello di supporto orario sul quale pensare eventualmente ad acquisti di dollari australiani), con l’idea che occorra una discesa sotto area 0.9030 prima di assistere a tentativi di approfondimento ribassista verso figura.
Copyright © FXCM per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved