François Fillon ha accusato ieri il presidente della Repubblica francese di aver macchinato contro di lui per farlo fuori politicamente. Il candidato della destra ritiene che Francois Hollande sia implicato nella macchina del fango di cui è caduto vittima, travolto dallo scandalo sugli impieghi, presunti fittizi, di moglie e figli in Parlamento.
Le sue illazioni hanno come era prevedibile provocato la reazione immediata dell’Eliseo e creato un polverone. La presidenza ha definito le accuse “menzognere”. A fare per primo le rilevazioni scottanti su Fillon era stato il giornale satirico di sinistra Le Canard Enchaîné.
Nonostante Fillon sia stato messo sotto processo con l’accusa di malversazione di fondi pubblici, il leader dei Repubblicani ha deciso di non ritirarsi dalla corsa all’Eliseo, convinto che la giustizia farà il suo corso. I sondaggi danno la candidata del Front National Marine Le Pen del Front National in vantaggio al primo round, con l’ex ministro dell’Economia Emmanuel Macron secondo e Fillon relegato al terzo posto.
Durante una trasmissione a sfondo politico su France 2, il candidato un tempo strafavorito alle elezioni presidenziali, ha apertamente detto di sospettare il capo dello Stato francese di avere agito per alimentare gli affari che lo riguardano e sui quali la giustizia sta ancora indagato.
“Chiamo in causa il presidente della Repubblica“, ha affermato Fillon, che evidentemente vuole giocarsi la carta della vittima sacrificale e del complotto della sinistra contro di lui quando manca un mese all’appuntamento con le presidenziali
Il rischio che corre Fillon aprendo uno scontro politico frontale con l’Eliseo è grande, ma d’altronde l’ex primo ministro sotto Sarkozy, di tutti e cinque i principali candidati in lizza, è quello che ha meno da perdere. Dopo essersi aggiudicato le primarie del Partito conservatore con un ampio margine di vantaggio al primo e secondo turno, forte di un programma più innovativo dei suoi rivali che punta su misure tatcheriane comprensive di un taglio drastico dei funzionari pubblici, Fillon invoca l’apertura di un’inchiesta sul contenuto di un libro, scritto da due giornalisti del Canard Enchaîné.
Secondo Fillon, che ne ha letto degli estratti, il testo “spiega come François Hollande faccia pervenire tutte le intercettazioni giudiziarie che lo interessano al suo ufficio, il che è un comportamento completamente illegale”.