NEW YORK (WSI) – Dopo mesi di psicodramma politico, il governo francese guidato dal premier Manuel Valls ha deciso di bypassare il Parlamento sulla riforma del lavoro, imponendo con decreto la riforma del lavoro. Va ricordato, a questo proposito, che un articolo della Costituzione francese, il 49.3, permette di approvare la riforma per decreto.
La decisione, annunciato dal premier Manuel Valls, e’ arrivata dopo settimane di proteste. La decisione di forzare l’iter “mi ha fatto male al cuore”, ha detto Valls in diretta alla tv TF1. Ma “dobbiamo condurre in porto la riforma perche’ il Paese deve andare avanti”, ha detto il primo ministro, tuonando contro la fronda di quei deputati socialisti che si oppongono alla legge, che tra l’altro prevede maggiore flessibilita’ e licenziamenti piu’ facili.
ll testo della riforma del mercato del lavoro, elaborato dal ministro del Lavoro, Myriam el Khomri è stata fortemente criticato dai sindacati. Il provvedimento consente ai datori di lavoro più facilità in caso di licenziamenti ingiustificati, la quale non verrà più decisa da un giudice ma stabilita in modo automatico in base all’anzianità di lavoro. Inoltre amplia le motivazioni grazie alle quali un’azienda può licenziare un dipendente per ragioni economiche.
L’obiettivo dichiarato del governo è quello di far calare la disoccupazione, stabilmente sopra il 10% dopo il 2012. Il governo ha modificato più volte il testo. La legge lascia il tetto delle 35 ore settimanali ma abbassa del 10% la retribuzione degli straordinari.
Hollande, che ha detto di voler prendere in considerazione la corsa per la rielezione l’anno prossimo solo se riuscirà ad abbassare il tasso di disoccupazione di almeno il 10%, spera che la riforma possa incoraggiare le imprese ad assumere.