PARIGI (WSI) – Nel giorno del Consiglio europe straordinario dopo il voto di domenica, arriva a Bruxelles la scossa di Marine Le Pen, con il suo Front National diventato il primo partito in Francia: “Se il Front National arriverà al potere a Parigi, dice la leader dell’estrema destra prima di andare a sua volta a Bruxelles “organizzerò un referendum, per chiedere ai francesi se vogliono uscire dall’Unione europea”.
Renzi, ora Europa cambi – Intanto forte del risultato che fa del suo partito la prima compagine non solo in Italia, ma anche tra i partiti di centrosinistra in Europa, anche Renzi si appresta ad andare a Bruxelles. Il premier non guarda solo alle riforme in Italia, ma punta anche al rinnovamento nell’ Unione Europea, pensando che si può aprire una “terza via” tra “populismo” e “restaurazione”. Obiettivo è rispondere alla richiesta di “cambiamento” arrivata dalle urne. Correggere la politica di rigore, consentendo ad esempio di tener fuori gli investimenti dal patto di stabilità e aprendo la strada a “un’operazione keynesiana straordinaria in 5 anni da più di 150 miliardi di euro” per opere pubbliche e politica industriale.
Da Napolitano, oggi tappa al museo ebraico di Bruxelles – Prima dell’inizio dei lavori Renzi farà tappa anche al Museo ebraico, teatro nei giorni scorsi dell’attentato in cui hanno perso la vita quattro persone. Tra gli impegni del premier a Bruxelles anche la partecipazione al pre-summit del Pse. Prima di volare a Bruxelles il presidente del Consiglio è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Napolitano. Incontro incentrato sul vertice europeo di questa sera a Bruxelles ed è servito per un primo scambio di idee sulla presidenza di turno italiana dell’Unione Europea, che comincerà il prossimo 1 luglio.
Schulz, Renzi ha coraggio chiedere cambio rotta Ue – E Renzi incassa anche il plauso del candidato del Pse alla commissione Martin Schulz, secondo il quale il partito del premier ha “un forte ancoraggio pro-europeo, ma anche il coraggio di chiedere un cambiamento di rotta” all’Europa e “la sua volontà riformatrice è profonda e improntata alla giustizia sociale” ed intercetta “le aspettative degli italiani” ma “senza mai cedere alle sirene populiste”. Per Schulz “l’esperimento di Renzi rappresenta il rinnovamento di cui l’Italia e l’Europa hanno bisogno”. “Sono convinto – conclude il socialdemocratico tedesco – che la presidenza italiana del Semestre Ue, insieme al ruolo di primo piano della delegazione del Pd nel gruppo S&D, costituirà l’occasione per l’Italia di essere protagonista di una vera svolta verso più democrazia, più efficacia e più solidarietà a livello europeo”.
(Ansa)