NEW YORK (WSI) – Ora non e’ piu’ un miraggio. Il Front National ha le carte in regola e l’ambizione necessaria per lanciare l’assalto ai due partiti principali di Francia e puntare alla vittoria alle prossime presidenziali.
Dopo il clamoroso risultato alle elezioni legislative di Villeneuve, dove un candidato di 23 anni, Étienne Bousquet-Cassagne, ha raggiunto il 46% dei consensi, contro il 53,76% del rivale dell’UMP (centro destra), Marine Le Pen crede nella possibilita’ di governare il suo paese e tornare al franco. Distruggendo il castello di carta dell’area euro.
“Non possiamo essere sedotti”, ha detto con fiducia dopo il terremoto elettorale di Vileneuve-sur-Lot dove il suo candidato ha umiliato politicamente il sindaco Socialista uscente. “Il cosiddetto fronte repubblicano è morto. Cio’ dimostra che i partiti di sinistra e i liberali non sono piu’ in grado di smobilitare i loro elettori, per evitare al Front National di guadagnare popolarita’ e voti”.
“L’euro cessa di esistere nell’esatto momento in cui la Francia se ne va e questa e’ la nostra forza incredibile. Cosa faranno a quel punto, manderanno i carrarmati?”, si e’ chiesta retoricamente in un’intervia concessa al Daily Mail dalla sede del partito, nella periferia profonda di Parigi, a Nanterre.
“L’Europa e’ un grande bluff. Da una parte c’e’ la popolazione sovrana e dall’altra una manciata di tecnocrati”, ha dichiarato al quotidiano inglese la leader dell’estrema destra, parlando dal suo ufficio piccolo, quasi austero.
Per la prima volta, il Front National puo’ veramente competere con i due partiti che hanno sempre governato la Francia dalla Seconda Guerra Mondiale in poi: i socialisti e i gaullisti.
Entrambe le fazioni sono date in calo al 21% nei sondaggi, mentre il partito di Le Pen ha il vento in poppa. Grazie anche alle dichiarazioni populiste anti euro, che fanno grande presa in tempo di crisi.
La perdita di voti della sinistra nel dipartimento del Lot-et-Garonne, una regione tradizionalmente di sinistra, sembra poi anche sorta di un resa dei conti nei confronti dell’ex ministro del bilancio Jérôme Cahuzac, al centro dello scandalo relativo al conto offshore nascosto in Svizzera.