NEW YORK (WSI) – Non si arresta il crollo degli investimenti stranieri in Francia. Dagli ultimi dati rilasciati dalle Nazioni Unite sul commercio e sviluppo, in controtendenza rispetto all’Europa, nel 2013 il flusso di capitali stranieri ha segnato un calo del 77% a 5,7 miliardi di dollari, estendendo così il declino iniziato nel 2008 con la crisi finanziaria e, solo brevemente interrotto, nel 2011. Si tratta del dato peggiore dal 1987.
Di tutt’altro tenore i dati sulla Germania che, nel 2013, ha visto gli investimenti stranieri quadruplicarsi fino a raggiungere quota 32,3 miliardi. Bene anche la Spagna, dove la crescita si è attestata a + 37% a 37,1 miliardi. In aumento anche i dati su Italia, Belgio, Olanda e Irlanda.
Con l’obiettivo di ridare slancio all’economia, la scorsa settimana, Hollande ha ribadito l’urgenza di applicare il “patto di responsabilita’”, il pacchetto di riforme che i media hanno definito la “svolta liberale” del presidente socialista, un’intesa con i “patron”, sgravi fiscali e contributivi in cambio di assunzioni o di rinuncia a licenziare.