Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri è stata caratterizzata da un’elevata volatilità e da un aumento delle tensioni sul tema rischio sovrano. In mattinata dopo aver raggiunto un nuovo record oltre i 390pb, lo spread Italia-Germania si è riportato sotto i 380pb sulla scia delle notizie in arrivo dalla Svizzera.
Oggi il primo ministro Berlusconi riferirà in Parlamento sulla situazione economica, mentre il ministro delle finanze Tremonti incontrerà in Lussemburgo il presidente dell’Eurogruppo Juncker.Di fronte al nervosismo che sta interessando i mercati la Commissione europea ieri ha dichiarato che Italia e Spagna stanno adottando le misure necessarie per sostenere le loro economie.
Sempre in Italia, come riportato da Reuters, il comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria (Cssf) riunitosi ieri ha riportato che le banche e le assicurazioni italiane restano solide e che le tensioni di ieri in borsa e sul mercato obbligazionario sono frutto delle turbolenze sui mercati internazionali.
La Grecia, secondo Reuters, si attende per metà agosto di essere in grado di presentare un’offerta dettagliata che illustri l’impatto contabile dello swap dei titoli greci sul bilancio degli istituti di credito.
Negli Usa ieri tassi di mercato in calo su tutte le scadenze in un contesto di forti ribassi sui mercati azionari.
In serata il presidente Obama ha firmato la legge per aumentare il tetto sul debito di almeno 2.100Mld$, evitando così il default dopo il voto favorevole del senato. Successivamente le agenzie di rating Moody’s e Fitch hanno confermato il rating AAA degli Usa ma hanno avvertito che in futuro sono possibili downgrade qualora i legislatori falliscano nell’approvare le misure di riduzione del debito e nel caso l’economia si indebolisca. Moody’s ha messo l’outlook del paese in “negativo”.
L’agenzia di rating cinese Dagong Global Credit Rating ha invece tagliato il rating da A+ ad A con outlook negativo. Nel frattempo il governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, ha dichiarato di monitorare da vicino gli sforzi degli Usa per contrastare la crescita del debito, riaffermando l’intenzione della Cina di diversificare le proprie riserve valutarie (attualmente in gran parte investite in dollari Usa).
Forte ribasso dei listini azionari con l’indice S&P500 che ha chiuso poco sotto i minimi di metà giugno. Il ribasso è stato generalizzato con solamente 12 titoli sui 500 dell’indice che hanno chiuso positivi.
Sul fronte macro i dati sui consumi di giugno hanno confermato la debolezza emersa dal Pil, mostrando in tale mese la prima contrazione mensile (-0,2% m/m) dal settembre 2009. Nel pomeriggio sono in programma l’ISM non manifatturiero di luglio e la variazione degli occupati calcolati dall’ADP (spesso utilizzato come anticipatore sul dato nazionale del mercato del lavoro previsto per questo venerdì).
Valute: le tensioni sui mercati finanziari mondiali hanno dato luogo ad un deprezzamento limitato dell’euro verso dollaro con il cross giunto ieri in prossimità del supporto 1,4150. La resistenza più vicina oggi si colloca a 1,4280. Nei momenti di tensione gli investitori continuano invece ad acquistare le valute rifugio come ad esempio il franco svizzero. Tale valuta ha infatti registrato un nuovo record questa notte sia verso dollaro sia verso euro.
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Questa mattina però è in corso un deprezzamento del franco (che sta contribuendo ad un apprezzamento temporaneo dell’euro) dopo il taglio a sorpresa del tasso di riferimento da parte della banca centrale svizzera (SNB) dallo 0,25% “al livello più vicino possibile a 0%”. Inoltre la SNB ha dichiarato di monitorare attentamente il mercato e di essere pronta ad implementare ulteriori misure contro l’apprezzamento della valuta se necessario, poiché ritiene la propria valuta fortemente sopravvalutata.
Lo yen verso dollaro continua a stazionare sopra l’importante supporto collocato a 76,25. Verso euro invece il supporto più vicino si colloca oggi a 108,75, resistenza a 110,80.
Materie Prime: giornata mista per le commodity. In ribasso il greggio Wti (-1,2%) con il prezzo poco sopra i 93$/barile. Nuovo record dello spread tra Brent e Wti oltre i 22$/b. Misti i metalli industriali, in rialzo i preziosi con l’oro che ha registrato un nuovo record oltre i 1670$/oncia.
In evidenza alcune componenti agricole come il grano (+6,1%) ed il mais (+4,4%) a causa delle alte temperature che hanno deteriorato i raccolti negli Usa.
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