Le frodi creditizie mediante furto di identità – con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui – continuano a crescere e ad avere un peso rilevante sull’industria del credito, in particolare sul credito al consumo.
L’aggiornamento relativo ai primi 6 mesi 2019 dell’Osservatorio Crif segnala quasi 16.700 casi (oltre 90 al giorno), con una crescita del 36,7% sullo stesso periodo del 2018. Il danno stimato supera complessivamente i 77 milioni di euro.
Tradizionalmente la quota più rilevante dei casi si concentra ad agosto e nel periodo natalizio.
Al contempo, l’importo medio riscontrato è di 4.662 euro, in flessione del 21,4 per cento, a confermare come i malintenzionati si stiano orientando su importi sempre più modesti rispetto al passato”.
Lombardia prima, seguita da Campania, Lazio e Sicilia
La ripartizione delle frodi per regione mostra una maggiore incidenza in Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia, seguite da Piemonte e Puglia. Si tratta delle stesse regioni che anche nel primo semestre 2018 occupavano i primi posti, anche se la Lombardia ha sorpassato la Campania.
La fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento dei casi è, quella dei 18-30enni (+23,2%) e dei 31-40enni (+6,4%) mentre diminuiscono i 51-60enni (-11,0%) e gli over 60 (-15,7%).
Quasi un terzo delle frodi riguarda l’acquisto di elettrodomestici (30,5% dei casi totali) mentre quelle su auto e moto arrivano al 13,7% del totale.