Roma – Dopo aver colpito la periferia dell’Europa, i timori del mercato si sono concentrati su Spagna e Italia. Gli investitori stanno perdendo fiducia sulle loro banche e i rendimenti dei titoli stanno viaggiando intorno al 7%. Ecco allora che entrambi i paesi devono moltiplicare gli sforzi, per garantire sicurezza e la sostenibilità del debito al mercato.
Tuttavia, guardando semplicemente a quanto fatto fino ad oggi, si può dire che Madrid ha fatto molto più di Roma, nel tentativo di aumentare la propria credibilità, secondo quanto riporta un articolo del Financial Times.
La situazione di Spagna e Italia non deve spaventare i mercati. Il paese ellenico “ha un debito relativamente basso e un deficit in costante calo”. Il Bel Paese invece, “seppure abbia il secondo debito pubblico più alto della regione, ha i bilanci in attivo e una lunga scadenza delle obbligazioni”.
Non deve preoccupare nemmeno il fatto che il rendimenti possano raggiungere il 7%, almeno per un periodo limitato. La situazione comunque non può rimanere a lungo in questi termini, qualcosa deve essere fatto.
“Italia e Spagna devono raddoppiare gli sforzi per migliorare i fattori che determinano la sostenibilità (del debito). Al momento, Madrid ha fatto sforzi molto più consistenti rispetto a quelli di Roma”. L’Italia dovrebbe mostrare nuovamente la tenacia fiscale degli anni ’90. “Il debito è elevato e questo rende imperativo rispondere al rialzo dei rendimenti con misure più forti nel bilancio”.
L’Italia dovrebbe intervenire con maggiori tagli, “ma il più grosso fallimento del paese sotto il governo Berlusconi, è stata la mancanza di sforzi per ripristinare la crescita dell’economia. Le riforme strutturali per aumentare la competitività e ridurre la burocrazia non possono attendere oltre”.