La partenza sprint dell’indice Ftse Mib nel 2022 ha riportato Piazza Affari ai massimi da oltre 13 anni. L’indice Ftse Mib, che ha guadagnato complessivamente il 2,2% nelle prime due sedute dell’anno, ha chiuso ieri le contrattazioni sfiorando i 28mila punti e registrando i massimi dal lontano settembre del 2008.
Un inizio d’anno tonico che arriva dopo un 2021 brillante: dopo la gelata 2020 dovuta alla fase acuta dell’emergenza sanitaria, la capitalizzazione complessiva delle società quotate a Piazza Affari si attesta a 757 miliardi a fine 2021, con un incremento del 24,7% rispetto ai 607 miliardi dell’anno precedente. È salito anche il peso dei listini azionari sul prodotto interno lordo, pari al 43,1% del Pil dal 37% dello scorso anno.
Ftse Mib, i peggiori e i migliori degli ultimi 12 mesi
Guardando ai dati dell’ultimo anno (al 5 gennaio), il Ftse MIB ha messo a segno un rialzo del 28%.
Tra le quaranta società che compongono l’indice di piazza Affari, solo cinque hanno mostrato una performance negativa:
- Enel (-20,64%)
- Saipem (-20,3%)
- Buzzi Unicem (-9,56%)
- Nexi (-9,08%)
- Diasorin (-0,71%)
Sul fronte opposto, i cinque titoli che hanno segnato i rialzi maggiori sono:
- Unicredit (+80%)
- Interpump (+54,62%)
- Pirelli (+48,15%)
- Banco Bpm (+45,90%)
- Campari (+45%)
2021 da incorniciare per Piazza Affari
Come abbiamo accennato, il 2021 è stato un anno da incorniciare per la Borsa Italiana. In base ai dati al 23 dicembre, inoltre, l’indice Ftse Mib ha messo a segno un rialzo del 21,5%, mentre l’All Share ha fatto registrare un +22,1%.
Per il paniere principale il massimo dell’anno e’ stato toccato il 15 novembre a 27.868 punti, mentre il minimo risale al 29 gennaio a 21.573. All’interno del mercato azionario si e’ distinto il comparto delle Pmi e in particolare il segmento Star: l’indice Ftse Italia Star ha guadagnato infatti il 41,2%. L’indice Ftse Italia Mid Cap, inoltre, è cresciuto del 28,3%, raggiungendo il record storico di 52.005 punti l’8 novembre, mentre il Ftse Italia Small Cap è cresciuto del 48,9%.
Il ritrovato interesse di società e investitori è dimostrato anche dai numeri delle Ipo, che hanno fatto segnare il livello record dal 2000. Nel corso del 2021 si sono infatti quotate in Borsa 49 società, valore più che doppio rispetto alle 22 del 2020 (nel 2019 erano state 41). Cinque debutti sono avvenuti sul listino principale (Philogen, Seco, The Italian Sea Group, Intercos e Ariston Holding), mentre in 44 hanno scelto Euronext Growth Milan. Il numero di società quotate sul listino milanese sale così complessivamente a 407 dalle 377 dello scorso anno, di cui 232 società sul mercato Euronext Milan (74 Star), uno strumento Fia sul mercato Miv e 174 su Euronext Growth Milan.