MILANO (WSI) – I volumi non sono ancora pronti per la ripresa dei prezzi, anche se sullo scivolone di lunedì mattina hanno segnato un massimo inferiore ai ribassi della settimana scorsa.
Ma è evidente che è proprio quando i prezzi tentano di recuperare che i volumi si ritirano, lasciandoci intendere che il mercato non è ancora in condizioni di salire e saranno necessarie ulteriori correzioni. Solo quando si verificherà un minimo dei volumi su minimo dei prezzi, i tempi saranno maturi per il mark-up.
Come ripetuto nei report precedenti, queste condizioni potrebbero trascinarsi fino a spingere i prezzi verso i minimi di luglio 2012, gettandoli in un canale ribassista che si concluderà intorno alla metà dell’anno; oppure i prezzi potrebbero, molto prossimamente, toccare il supporto delle medie mobili intorno a 15.300 (si vedano report precedenti), rimettersi in fase con i volumi e ripartire con il mercato toro iniziato nell’estate 2012.
In sostanza, uno scenario ci prospetta altri tre mesi di agonia, l’altro invece contempla un ultimo test sul livello più vicino e poi la ripresa.
Il confronto tra performance del Mibtel e del Dax dice chiaramente che dal 1999 le cose sono andate molto meglio per la Germania che per l’Italia e che, da allora, le fortune del Bel paese hanno svoltato al ribasso.
Le cause economiche e politiche di questa allarmante divergenza vanno ricercate in quegli anni a cavallo tra i due secoli e il lettore informato non farà fatica a individuarle. Ma, allo stesso tempo, questo confronto impietoso tra i due Paesi ci dice anche che la linea rossa tratteggiata è sui minimi e in procinto di superare al rialzo la tendenza di lungo periodo.
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Ciò significa che è già in atto un’inversione propedeutica a una lunga fase in cui l’Italia farà meglio della Germania e, a parte la divergenza di scenari per i prossimi tre mesi, il peggio è passato.
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