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Ftse Mib, analisi ciclica: verso l’apice del ciclo, a 18.000

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MILANO (WSI) – I canali di lungo periodo dicono che a luglio 2012 è partito un ciclo biennale (e il sottostante annuale) e attualmente ci troviamo sul secondo semestrale, alla chiusura del quale partirà il terzo e ultimo semestrale dell’annuale in corso. Quando si chiuderà questo semestrale?

Quando la velocità verde taglierà dal basso verso l’alto l’asse dello zero, molto probabilmente già lunedì prossimo. A quel punto potremmo avere la ripartenza dei prezzi verso e oltre il massimo dell’attuale ciclo semestrale (circa 18.000), oppure potremmo subire un brusco riavvicinamento ai livelli di luglio 2012. Naturalmente ci aspettiamo che sia il risultato elettorale a dirci dove andrà la borsa, perché è da questo che dipende non solo il futuro dell’Italia ma dell’Europa e dell’economia mondiale. Infatti le case d’affari internazionali hanno già pubblicato i loro scenari, dimostrando di conoscere l’Italia molto meglio degli italiani stessi.

Il verdetto è unanime su Berlusconi, una sua vittoria getterebbe tutti i mercati nel caos più totale per il terrore di un ritorno alle condizioni dell’estate 2011. Se la lista Monti affonda, sarà la fine dell’euro con uscita dall’unione monetaria dei paesi mediterranei (Francia inclusa). Se il Movimento 5 stelle supera il 20%, non sarà possibile formare un governo e bisognerà tornare alle elezioni.

In sostanza, la condizione ideale (benedetta da Merkel, Bce e Obama) sarebbe una coalizione tra Bersani (al netto di Vendola) e Monti, anche se le possibilità che Monti non superi lo sbarramento sono molto concrete. E intanto le principali banche d’affari stanno alleggerendo le loro posizioni azionarie, dimostrando che si aspettano una correzione dei mercati nel breve periodo.

Correzione che nella Borsa italiana potrebbe avere effetti molto più pesanti.

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